Dall’Università del Salento a Boston, quindici giorni di alta formazione medica
Le studentesse Laudisa e Miccoli al Massachusetts General Hospital grazie al supporto della Scuola Superiore Isufi
mercoledì 31 dicembre 2025
7.18
Hanno trascorso quindici giorni a fianco del personale medico del Massachusetts General Hospital di Boston, negli Stati Uniti, centro di riferimento mondiale affiliato alla Harvard Medical School. Protagoniste dell'esperienza sono Francesca Laudisa e Francesca Miccoli, iscritte al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (MedTec) dell'Università del Salento.
Le due studentesse hanno affiancato specialisti di fama internazionale nei reparti di Neurologia e Cardiologia, tra cui l'aritmologo Saumya Das e la neurologa Ellen Penney, esperta in disturbi del movimento, e hanno avuto accesso anche ai laboratori di ricerca preclinica. In Cardiologia hanno osservato l'utilizzo di un software innovativo per la mappatura tridimensionale del cuore, gestito da un ingegnere biomedico, mentre in Neurologia le attività cliniche e didattiche si sono concentrate sui disturbi del movimento, come Parkinson e distonia, con l'osservazione di procedure terapeutiche avanzate quali le iniezioni di tossina botulinica e la gestione della Deep Brain Stimulation.
Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Scuola Superiore Isufi, di cui entrambe le studentesse fanno parte.
Le due studentesse hanno affiancato specialisti di fama internazionale nei reparti di Neurologia e Cardiologia, tra cui l'aritmologo Saumya Das e la neurologa Ellen Penney, esperta in disturbi del movimento, e hanno avuto accesso anche ai laboratori di ricerca preclinica. In Cardiologia hanno osservato l'utilizzo di un software innovativo per la mappatura tridimensionale del cuore, gestito da un ingegnere biomedico, mentre in Neurologia le attività cliniche e didattiche si sono concentrate sui disturbi del movimento, come Parkinson e distonia, con l'osservazione di procedure terapeutiche avanzate quali le iniezioni di tossina botulinica e la gestione della Deep Brain Stimulation.
Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Scuola Superiore Isufi, di cui entrambe le studentesse fanno parte.