Miopia infantile: al Policlinico di Bari si sperimenta una nuova cura

L’atropina a basso dosaggio al centro di uno studio internazionale

giovedì 3 luglio 2025 12.40
Una goccia di collirio prima di dormire può diventare un alleato prezioso per rallentare l'aumento della miopia nei bambini in età evolutiva. È questa la proprietà dell'atropina a basso dosaggio, al centro di uno studio multicentrico internazionale che vede protagonista l'unità operativa di Oftalmologia Universitaria del Policlinico di Bari, diretta dal prof. Giovanni Alessio.

"Un bambino con una miopia di -3 diottrie ha un rischio triplo di sviluppare un distacco di retina rispetto a un coetaneo non miope. Se la miopia supera le -6 diottrie, il rischio cresce fino a 21 volte. Per la maculopatia miopica le probabilità di ammalarsi aumentano da 2 a 40 volte nei casi più gravi", spiega il prof. Alessio.

"Prevenire la progressione miopica è una priorità sia clinica che sociale," spiega il dottor Ugo Procoli, dirigente medico di oftalmologia che sta seguendo lo studio. "Ridurre il rischio di complicanze future significa evitare terapie croniche, giornate di ricovero e la fornitura di ausili per ipovedenti in età adulta".

"L'inserimento in questo studio dimostra l'impegno del Policlinico di Bari nella ricerca e nell'adozione di trattamenti d'avanguardia per i nostri pazienti, grazie alla presenza dell'Università e di ricercatori clinici di alto profilo scientifico. Stiamo lavorando perché sempre più sperimentazioni cliniche possano essere avviate nel nostro ospedale", evidenzia il direttore generale, Antonio Sanguedolce.

Secondo le stime più recenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2050 la metà della popolazione mondiale sarà miope. Solo in Italia si contano già circa 15 milioni di persone affette da questa condizione, che non è soltanto un difetto refrattivo, ma una vera e propria malattia cronica capace di compromettere in modo grave la qualità della vita.

"Oggi, grazie all'atropina a basso dosaggio, esistono nuove opportunità terapeutiche, efficaci e ben tollerate, che si affiancano alle lenti a defocus, per proteggere la vista dei più piccoli e prevenire danni permanenti. Ma oltre al trattamento farmacologico sono importanti anche alcuni accorgimenti nello stile di vita: trascorrere almeno due ore al giorno all'aperto, esposti alla luce solare, e limitare l'uso di cellulari e tablet a distanza ravvicinata", conclude il dottor Procoli.