Morte di Francesco Diviesti a Barletta, emergono nuovi dettagli: i nomi degli indagati
Riconosciuti un braccialetto e una collanina indossati dal giovane
sabato 3 maggio 2025
10.22
Sono emersi nuovi dettagli sul caso di Francesco Diviesti, il 26enne parrucchiere di Barletta scomparso il 25 aprile scorso. Dopo il ritrovamento del cadavere semicarbonizzato in una grotta nelle campagne tra Canosa e Minervino, nell'attesa che si stringa il cerchio sul riconoscimento dopo i necessari esami sul corpo per la definitiva identificazione, sembra che la conferma non tarderà ad arrivare. Infatti sul corpo della vittima pare siano stati trovati un braccialetto e una collanina identici a quelli indossati da Francesco.
Secondo quanto apprende ANSA Puglia, nell'ambito dell'attività di conferimento dell'incarico per lo svolgimento dell'autopsia, i due oggetti repertati dagli investigatori sono stati mostrati alla madre e al padre del giovane. I due avrebbero confermato che sono gli stessi indossati solitamente dal figlio.
Nello sviluppo dell'inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari per omicidio aggravato dal metodo mafioso, risultano indagate cinque persone.
Sono stati diffusi i nomi degli indagati, secondo quanto riporta Telesveva sono: Igli Kamberi, 40enne di origini albanesi; Francesco Sassi, 55 anni, residente a Minervino Murge; Antonio Lanotte, 25 anni, di Barletta; Saverio e Nicola Dibenedetto, padre e figlio rispettivamente di 58 e 21 anni, anche loro barlettani.
Alcuni nomi sono già noti all'opinione pubblica. Kamberi aveva partecipato nel 2015 all'agguato all'allora capogruppo del Pd barlettano Pasquale Ventura. Lanotte è stato accusato di aver aggredito brutalmente un uomo con una mazza da baseball, lo scorso 3 marzo, dopo i fatti avvenuti il giorno precedente a Piazza Marina. Sassi risulta essere il proprietario di un villino nelle vicinanze del luogo del ritrovamento del corpo.
Le indagini stanno cercando di far chiarezza su una rissa in cui Diviesti sarebbe stato coinvolto, prima di scomparire.
Secondo quanto apprende ANSA Puglia, nell'ambito dell'attività di conferimento dell'incarico per lo svolgimento dell'autopsia, i due oggetti repertati dagli investigatori sono stati mostrati alla madre e al padre del giovane. I due avrebbero confermato che sono gli stessi indossati solitamente dal figlio.
Nello sviluppo dell'inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari per omicidio aggravato dal metodo mafioso, risultano indagate cinque persone.
Sono stati diffusi i nomi degli indagati, secondo quanto riporta Telesveva sono: Igli Kamberi, 40enne di origini albanesi; Francesco Sassi, 55 anni, residente a Minervino Murge; Antonio Lanotte, 25 anni, di Barletta; Saverio e Nicola Dibenedetto, padre e figlio rispettivamente di 58 e 21 anni, anche loro barlettani.
Alcuni nomi sono già noti all'opinione pubblica. Kamberi aveva partecipato nel 2015 all'agguato all'allora capogruppo del Pd barlettano Pasquale Ventura. Lanotte è stato accusato di aver aggredito brutalmente un uomo con una mazza da baseball, lo scorso 3 marzo, dopo i fatti avvenuti il giorno precedente a Piazza Marina. Sassi risulta essere il proprietario di un villino nelle vicinanze del luogo del ritrovamento del corpo.
Le indagini stanno cercando di far chiarezza su una rissa in cui Diviesti sarebbe stato coinvolto, prima di scomparire.