Terza dose di vaccino anti-Covid: ok dall'Ema per gli over 18

Per le persone senza patologie somministrazioni ad almeno 6 mesi dalla seconda

martedì 5 ottobre 2021 20.23
Era atteso il via libera in questi giorni e oggi è arrivato: l'Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha dato l'ok alla terza dose del vaccino anti Covid-19 per continuare a combattere la pandemia anche nei prossimi mesi. Il comitato per i medicinali umani (Chmp) dell'Ema ha concluso che la dose extra dei vaccini Pfizer e Moderna può essere somministrata a persone con sistema immunitario gravemente indebolito. Almeno 28 giorni dopo la loro seconda dose. Discorso diverso, invece, per le persone senza patologie e dunque non sottoposte a particolari fragilità.

Il comitato era chiamato ad esprimersi anche sulle terze dosi per la popolazione: la conclusione è stata che le dosi di richiamo possono essere prese in considerazione almeno 6 mesi dopo la seconda dose per le persone di età pari o superiore a 18 anni. Con la seguente precisazione: è comunque importante distinguere tra la dose extra per le persone con un sistema immunitario indebolito e le dosi di richiamo per le persone con un sistema immunitario normale.

La nota dell'Ema lascia la decisione alle autorità sanitarie nazionali. Le quali giocoforza si baseranno sulla risposta degli anticorpi al primo ciclo di vaccinazione. E sul suo attenuarsi col passare del tempo e in base all'età. In Italia il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha già iniziato la valutazione proprio partendo dagli over 70. Il calendario della terza dose del vaccino anti Covid-19, spiega oggi il quotidiano, prevede che si cominci dai più anziani. I 70- 79enni, ovvero circa sei milioni di persone, sono stati chiamati negli hub a partire dall'11 marzo. E hanno in gran parte completato il ciclo entro la fine di aprile scorso. La finestra perché ricevano la terza dose, quindi, per loro si apre già alla fine di questo mese.

La raccomandazione arriva dopo che gli studi hanno dimostrato che una dose extra di questi vaccini ha aumentato la capacità di produrre anticorpi contro il virus SarsCoV2 nei pazienti sottoposti a trapianto di organi con sistema immunitario indebolito. L'Agenzia precisa però che è importante distinguere tra la dose extra per le persone con un sistema immunitario indebolito e le dosi di richiamo (cosiddette booster) per le persone con un sistema immunitario normale. Per queste ultime, l'Ema ha valutato i dati per Comirnaty (il vaccino di Pfizer-BioNTech). Che mostrano un aumento dei livelli anticorpali quando viene somministrata una dose di richiamo circa 6 mesi dopo la seconda dose in persone di età compresa tra 18 e 55 anni.