Lecce, Casarano, Audace Cerignola e Foggia, ovvero il weekend dei rimpianti
Al San Nicola malinconico 1-1 tra Bari e Sampdoria. Brutto Ko del Monopoli con la Cavese. La Team Altamura tiene a Latina
martedì 30 settembre 2025
11.30
Prima di tuffarci nel primo turno infrasettimanale di Serie B, che stasera vedrà protagonista il Bari nella delicatissima trasferta di Chiavari, come ogni settimana passiamo ad analizzare quello che è stato il week end delle squadre pugliesi nei campionati professionistici: un week end che ha fatto registrare zero vittorie e qualche rimpianto.
Iniziamo naturalmente dal Lecce, unica pugliese presente in Serie A, che, come noto, domenica pomeriggio contro il Bologna al Via del Mare ha evitato l'ennesima sconfitta solo negli ultimi istanti di gara grazie al tanto atteso primo gol in Serie A di Francesco Camarda.
Il gol del 2-2 del giovanissimo scuola Milan ha reso parziale giustizia a quello che al momento è stato il miglior Lecce della stagione: un Lecce finalmente dove si è vista la mano di Eusebio di Francesco; e un Lecce decisamente sfortunato, visti i tre pali a Skorupski battuto, e alle altre occasioni nelle quali i giallorossi salentini hanno graziato un Bologna apparso piuttosto distratto e superficiale.
Poi però c'è sempre l'altra metà del bicchiere mezzo pieno da analizzare, ed è quello dell'ennesima ingenuità difensiva: con Tiago Gabriel che è sì sfortunato nella deviazione che ha ingannato Falcone, ma è anche vero che il difensore giallorosso commette l'errore, a nostro avviso esiziale, di non accorciare sul tentativo di conclusione a rete di Odgaard.
Un errore in marcatura che ha costretto il Lecce a rincorrere fino a recupero inoltrato un pareggio che, alla luce della prestazione della squadra, poteva tranquillamente essere una vittoria.
Vittoria che ora il Lecce, ultimo in classifica a pari merito con Genoa e Pisa, dovrà gioco forza cercare nei prossimi turni che lo vedranno di scena a Parma, prima della sosta, in casa con il Sassuolo alla ripresa, e poi a Udine, prima di ricevere al Via del Mare il Napoli nel turno infrasettimanale di fine ottobre.
Il pari con rimpianti del Lecce, ha fatto da contraltare a quello malinconico e desolante di sabato sera tra Bari e Sampdoria: una sfida dove in passato lontano ci si è giocata la Serie A, come ad esempio nella domenica dello storico pienone al Della Vittoria del 2 maggio 1982; e a posteriori, purtroppo per il Bari, anche intere stagioni, come nel 1-1 sotto l'acquazzone del settembre 1991, nella partita del grave infortunio a Joao Paulo; per non parlare dello splendido gemellaggio tra le due tifoserie nato proprio in quegli anni.
Pagine di storia del calcio barese, seppur non sempre felici dal punto di vista del risultato, che fanno da contraltare allo scialbo 1-1 di sabato scorso in un San Nicola quasi deserto e coi pochi presenti in perenne contestazione, e con le due squadre relegate nei bassifondi della cadetteria ed un futuro, specie quello dei liguri, ancora una volta denso di incognite.
Quanto al Bari, è inutile negarlo: stasera Caserta si gioca il suo futuro in casa della Virtus Entella, laddove specialmente in caso di sconfitta o di un ennesimo pareggio scialbo, il destino del tecnico ex Catanzaro sarebbe sostanzialmente segnato.
Weekend di rimpianti anche per le pugliesi di Serie C, a partire da Casarano e Audace Cerignola, a cui vanno strettissimi i pareggi interni contro le corazzate Salernitana e Catania.
E e se i rossoazzurri salentini di mister Di Bari recriminano per il gol del 2-2 salernitano giunto in pieno recupero al termine di una gara avvincente e spettacolare, dove sicuramente se c'era una squadra che meritava i tre punti era il Casarano; l'Audace Cerignola di Vincenzo Maiuri deve mangiarsi letteralmente le mani per non essere riuscita a vincere una partita nella quale Cuppone, Emmausso e compagni hanno messo letteralmente alle corde per novanta minuti e oltre il super Catania dello specialista in promozioni Domenico Toscano.
Rimpianti per Audace Cerignola e Casarano, e rimpianti, grossi, anche per il Foggia di Delio Rossi, sconfitto nel finale a Picerno proprio quando tutto sembrava maturo per il colpaccio dei rossoneri al Donato Curcio.
Il gol beffa del lucano Energe è giunto infatti al culmine di una fase di gioco che aveva visto i satanelli sfiorare ripetutamente quel gol del vantaggio che forse avrebbe anche meritato.
Nessun rimpianto invece per un Monopoli sceso praticamente in campo solo a partire dal 3' del secondo del secondo tempo, cioè alla ripresa del gioco seguente al gol del 2-0 della Cavese firmato da Sorrentino grazie a una colossale dormita di Imputato.
Cavese che ottiene al Veneziani la sua prima, nonché meritatissima, vittoria in campionato.
Quinto risultato utile consecutivo, infine, per la Team Altamura, uscita indenne dal Francioni di Latina grazie anche a un ottimo secondo tempo del portiere Viola, autore di alcuni importanti interventi che hanno permesso ai biancorossi murgiani di portare a casa un prezioso punto che conferma i progressi della squadra di Devis Mangia, parecchio cresciuta rispetto alle due disastrose uscite iniziali contro Casertana e Crotone.
Iniziamo naturalmente dal Lecce, unica pugliese presente in Serie A, che, come noto, domenica pomeriggio contro il Bologna al Via del Mare ha evitato l'ennesima sconfitta solo negli ultimi istanti di gara grazie al tanto atteso primo gol in Serie A di Francesco Camarda.
Il gol del 2-2 del giovanissimo scuola Milan ha reso parziale giustizia a quello che al momento è stato il miglior Lecce della stagione: un Lecce finalmente dove si è vista la mano di Eusebio di Francesco; e un Lecce decisamente sfortunato, visti i tre pali a Skorupski battuto, e alle altre occasioni nelle quali i giallorossi salentini hanno graziato un Bologna apparso piuttosto distratto e superficiale.
Poi però c'è sempre l'altra metà del bicchiere mezzo pieno da analizzare, ed è quello dell'ennesima ingenuità difensiva: con Tiago Gabriel che è sì sfortunato nella deviazione che ha ingannato Falcone, ma è anche vero che il difensore giallorosso commette l'errore, a nostro avviso esiziale, di non accorciare sul tentativo di conclusione a rete di Odgaard.
Un errore in marcatura che ha costretto il Lecce a rincorrere fino a recupero inoltrato un pareggio che, alla luce della prestazione della squadra, poteva tranquillamente essere una vittoria.
Vittoria che ora il Lecce, ultimo in classifica a pari merito con Genoa e Pisa, dovrà gioco forza cercare nei prossimi turni che lo vedranno di scena a Parma, prima della sosta, in casa con il Sassuolo alla ripresa, e poi a Udine, prima di ricevere al Via del Mare il Napoli nel turno infrasettimanale di fine ottobre.
Il pari con rimpianti del Lecce, ha fatto da contraltare a quello malinconico e desolante di sabato sera tra Bari e Sampdoria: una sfida dove in passato lontano ci si è giocata la Serie A, come ad esempio nella domenica dello storico pienone al Della Vittoria del 2 maggio 1982; e a posteriori, purtroppo per il Bari, anche intere stagioni, come nel 1-1 sotto l'acquazzone del settembre 1991, nella partita del grave infortunio a Joao Paulo; per non parlare dello splendido gemellaggio tra le due tifoserie nato proprio in quegli anni.
Pagine di storia del calcio barese, seppur non sempre felici dal punto di vista del risultato, che fanno da contraltare allo scialbo 1-1 di sabato scorso in un San Nicola quasi deserto e coi pochi presenti in perenne contestazione, e con le due squadre relegate nei bassifondi della cadetteria ed un futuro, specie quello dei liguri, ancora una volta denso di incognite.
Quanto al Bari, è inutile negarlo: stasera Caserta si gioca il suo futuro in casa della Virtus Entella, laddove specialmente in caso di sconfitta o di un ennesimo pareggio scialbo, il destino del tecnico ex Catanzaro sarebbe sostanzialmente segnato.
Weekend di rimpianti anche per le pugliesi di Serie C, a partire da Casarano e Audace Cerignola, a cui vanno strettissimi i pareggi interni contro le corazzate Salernitana e Catania.
E e se i rossoazzurri salentini di mister Di Bari recriminano per il gol del 2-2 salernitano giunto in pieno recupero al termine di una gara avvincente e spettacolare, dove sicuramente se c'era una squadra che meritava i tre punti era il Casarano; l'Audace Cerignola di Vincenzo Maiuri deve mangiarsi letteralmente le mani per non essere riuscita a vincere una partita nella quale Cuppone, Emmausso e compagni hanno messo letteralmente alle corde per novanta minuti e oltre il super Catania dello specialista in promozioni Domenico Toscano.
Rimpianti per Audace Cerignola e Casarano, e rimpianti, grossi, anche per il Foggia di Delio Rossi, sconfitto nel finale a Picerno proprio quando tutto sembrava maturo per il colpaccio dei rossoneri al Donato Curcio.
Il gol beffa del lucano Energe è giunto infatti al culmine di una fase di gioco che aveva visto i satanelli sfiorare ripetutamente quel gol del vantaggio che forse avrebbe anche meritato.
Nessun rimpianto invece per un Monopoli sceso praticamente in campo solo a partire dal 3' del secondo del secondo tempo, cioè alla ripresa del gioco seguente al gol del 2-0 della Cavese firmato da Sorrentino grazie a una colossale dormita di Imputato.
Cavese che ottiene al Veneziani la sua prima, nonché meritatissima, vittoria in campionato.
Quinto risultato utile consecutivo, infine, per la Team Altamura, uscita indenne dal Francioni di Latina grazie anche a un ottimo secondo tempo del portiere Viola, autore di alcuni importanti interventi che hanno permesso ai biancorossi murgiani di portare a casa un prezioso punto che conferma i progressi della squadra di Devis Mangia, parecchio cresciuta rispetto alle due disastrose uscite iniziali contro Casertana e Crotone.