
Territorio
Dal moscerino killer a Tristeza, fino ai pappagalli verdi: virus e specie aliene, SOS di Coldiretti Puglia
Specie aliene nei mari e nei campi, come il granchio blu “killer dei mari”
Puglia - venerdì 27 giugno 2025
11.11 Comunicato Stampa
E' SOS specie aliene nei mari e nei campi, dal granchio blu, il "killer dei mari" che devasta gli allevamenti di vongole e cozze, alla Drosophila Suzukii che attacca le ciliegie, dai pappagallini verdi che divorano mandorle e frutta alla 'Tristeza' degli agrumi, ma c'è anche l'Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite fino alla Xylella che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi, una vera e propria invasione in Puglia di specie, insetti e batteri provenienti dall'estero che causano danni distruggendo coltivazioni e allevamenti. A lanciare l'allarme è la Coldiretti Puglia con il moltiplicarsi degli attacchi di animali, insetti e organismi portati nelle campagne e nei mari dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione degli scambi.
Una invasione che è il frutto della tendenza al surriscaldamento dove, secondo i dati disponibili, alcuni studi mostrano che il 2025 ha una probabilità molto alta di essere uno dei tre anni più caldi mai registrati, considerato che la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell'ultimo decennio.
Se il granchio blu proveniente delle coste Atlantiche dell'America sta cingendo d'assedio le coste, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi, a far danni nei campi è arrivato anche il pappagallo verde o parrocchetto monaco – spiega Coldiretti Puglia - una specie originaria del Sudamerica che fa strage di frutta e mandorle, diventando una presenza fissa anche a causa dei cambiamenti climatici, come anche lo storno, un uccello passeriforme originario dell'Eurasia che è divenuto stanziale sulla litoranea della piana olivetata di Bari e Brindisi e sulla fascia pedegarganica a Foggia, dove mangia fino a 20 grammi di olive e distrugge le piazzole adibite alla raccolta delle olive, ma arreca danni ai campi di ortaggi.
E danni sta facendo anche la Drosophila suzukii il moscerino killer che colpisce le ciliegie e i frutti con colorazione dall'arancio al rosso e gli effetti – aggiunge Coldiretti Puglia - si vedono solo in un secondo momento sui frutti raccolti. La 'Tristeza' degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV) proveniente dall'Asia Minore, appartenente al gruppo dei Closterovirusche, per cui nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti. I controlli non sono altrettanto pressanti e stringenti su piante e prodotti provenienti dall'estero con un danno incalcolabile per l'agricoltura pugliese.
La Xylella è arrivata in Puglia portata da piante tropicali giunte dall'America latina e fino a ogg iha contagiato oltre 21 milioni di piante, una strage di ulivi che ha lasciato un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infettato pari al 40%, secondo il monitoraggio della Coldiretti che evidenzia come il batterio killer avanzi con una media di 20 chilometri all'anno nell'ultimo decennio con un disastro ambientale ed economico per la perdita di 5mila posti di lavoro nella filiera dell'olio extravergine di oliva. Ma c'è anche il punteruolo rosso Rhynchophorus ferrugineus originario dell'Asia che ha fatto strage di palme dopo essere comparso in Italia per la prima volta nel 2004 e da allora si è dimostrato un vero flagello che ha interessato il verde pubblico.
E' però necessario che le istituzioni vigilino in modo adeguato sull'introduzione di altri organismi alieni, quali insetti, malattie, uccelli o mammiferi, etc., che che mettono a rischio il reddito delle imprese. Con il cambiamento climatico sotto accusa è il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo – denuncia Coldiretti – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – conclude Coldiretti – devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni.
Una invasione che è il frutto della tendenza al surriscaldamento dove, secondo i dati disponibili, alcuni studi mostrano che il 2025 ha una probabilità molto alta di essere uno dei tre anni più caldi mai registrati, considerato che la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell'ultimo decennio.
Se il granchio blu proveniente delle coste Atlantiche dell'America sta cingendo d'assedio le coste, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi, a far danni nei campi è arrivato anche il pappagallo verde o parrocchetto monaco – spiega Coldiretti Puglia - una specie originaria del Sudamerica che fa strage di frutta e mandorle, diventando una presenza fissa anche a causa dei cambiamenti climatici, come anche lo storno, un uccello passeriforme originario dell'Eurasia che è divenuto stanziale sulla litoranea della piana olivetata di Bari e Brindisi e sulla fascia pedegarganica a Foggia, dove mangia fino a 20 grammi di olive e distrugge le piazzole adibite alla raccolta delle olive, ma arreca danni ai campi di ortaggi.
E danni sta facendo anche la Drosophila suzukii il moscerino killer che colpisce le ciliegie e i frutti con colorazione dall'arancio al rosso e gli effetti – aggiunge Coldiretti Puglia - si vedono solo in un secondo momento sui frutti raccolti. La 'Tristeza' degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV) proveniente dall'Asia Minore, appartenente al gruppo dei Closterovirusche, per cui nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti. I controlli non sono altrettanto pressanti e stringenti su piante e prodotti provenienti dall'estero con un danno incalcolabile per l'agricoltura pugliese.
La Xylella è arrivata in Puglia portata da piante tropicali giunte dall'America latina e fino a ogg iha contagiato oltre 21 milioni di piante, una strage di ulivi che ha lasciato un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infettato pari al 40%, secondo il monitoraggio della Coldiretti che evidenzia come il batterio killer avanzi con una media di 20 chilometri all'anno nell'ultimo decennio con un disastro ambientale ed economico per la perdita di 5mila posti di lavoro nella filiera dell'olio extravergine di oliva. Ma c'è anche il punteruolo rosso Rhynchophorus ferrugineus originario dell'Asia che ha fatto strage di palme dopo essere comparso in Italia per la prima volta nel 2004 e da allora si è dimostrato un vero flagello che ha interessato il verde pubblico.
E' però necessario che le istituzioni vigilino in modo adeguato sull'introduzione di altri organismi alieni, quali insetti, malattie, uccelli o mammiferi, etc., che che mettono a rischio il reddito delle imprese. Con il cambiamento climatico sotto accusa è il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo – denuncia Coldiretti – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – conclude Coldiretti – devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni.