Carabinieri
Carabinieri
Cronaca

Lotta al caporalato in provincia di Bari: in azione i Carabinieri

Due arresti: la manodopera operava tra Cassano Murge, Turi, Acquaviva Delle Fonti e Rutigliano

Il Comando Provinciale Carabinieri di Bari ed il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL) di Bari - hanno eseguito un provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Bari con il quale è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone, un uomo ed una donna, ritenute responsabili, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. L'attività investigativa, denominata convenzionalmente "Caporalis", ha interessato la campagna agricola nel periodo maggio-luglio 2021, nonché l'attualizzazione delle due posizioni al termine dell'indagine nel mese di giugno 2023. Nel corso dell'attività è stato possibile accertare l'esistenza di una struttura ben articolata di soggetti (2 "caporali" attinti da misura e 12 titolari di 10 aziende) che, in concorso tra loro, operando nei comuni di Cassano Murge, Turi, Acquaviva Delle Fonti e Rutigliano, reclutavano ed impiegavano manodopera mediante l'attività di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il tutto in violazione delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le articolate indagini poste in essere dall'Arma di Cassano delle Murge e dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL) di Bari, condotte mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento e per mezzo di attività tecniche, supportate, inoltre, da dichiarazioni di lavoratori, trae origine da una denuncia presentata presso il Comando di Cassano delle Murge da una donna oggetto di sfruttamento da parte dei destinatari dell'odierna misura restrittiva. Successivamente alla denuncia, si avviavano le attività tecniche e gli accertamenti sul campo, corroborate da copiose verifiche documentali, centinaia di riscontri telematici sulle banche dati delle FF.PP. e dell'INPS, accessi ispettivi nelle aziende, controllo dei datori di lavoro ed escussione della manodopera sfruttata. Le complesse attività d'indagine hanno consentito di identificare complessivamente 68 lavoratori in nero (66 italiani e 2 stranieri) reclutati dai "caporali" al fine di essere sottoposti a condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno, ricorrendo alla reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali e territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali o comunque sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato. Gli stessi lavoratori venivano minacciati dai "caporali", i quali si vantavano di essere imparentati a soggetti affiliati a noti clan camorristici di Bari. Relativamente alle retribuzioni, si accertava che la manodopera veniva sottopagata (circa 4,60 € l'ora a fronte dei circa 11 € previsti per legge). Nel contempo, veniva accertato che 25 lavoratori impiegati in nero, erano percettori di reddito di cittadinanza. Nel medesimo contesto sono state appurate condizioni di lavoro in violazione delle norme previste dal T.U. Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, controllate e sanzionate nr. 10 imprese agricole, le quali assumevano, impiegavano e sfruttavano manodopera mediante l'attività di intermediazione condotta dai 2 "caporali".

Nel corso dell'indagine, a riscontro delle attività tecniche e dei connessi servizi di osservazione controllo e pedinamento, sono state documentate le dazioni di denaro tra "caporali" e titolari d'Azienda attive nel settore agroalimentare; sequestrati alcuni quaderni manoscritti "c.d. libri mastro", sui quali gli intermediari annotavano tutte le giornate di presenza della manodopera, appunti necessari a contabilizzare la loro attività illecita.

Il procedimento penale, nel quale sono contestati complessivamente 10 capi d'imputazione, oltre alle due persone arrestate, vede iscritte 12 persone indagate dei medesimi reati, in concorso tra loro e a vario titolo.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all'esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti. L'operazione odierna testimonia la costante attenzione dell'Autorità Giudiziaria e dell'Arma dei Carabinieri al delicato fenomeno del cd. "caporalato", evidenziando il ruolo delle Istituzioni quale punto di riferimento per un'efficace azione di contrasto.
  • Cronaca
Altri contenuti a tema
Tenenza dei Carabinieri a Bitonto, Natilla: «Utile per rafforzare presenza forze dell’ordine» Tenenza dei Carabinieri a Bitonto, Natilla: «Utile per rafforzare presenza forze dell’ordine» Tenenza dei Carabinieri a Bitonto, Natilla: «Utile per rafforzare presenza forze dell’ordine»
Spaccio di droga a Pulsano: arrestati due fratelli e un minorenne Spaccio di droga a Pulsano: arrestati due fratelli e un minorenne Hashish e cocaina sequestrati durante un’operazione dei Falchi della Squadra Mobile
Auto rubate nella Bat, scoperta base logistica in un deposito agricolo a Corato Auto rubate nella Bat, scoperta base logistica in un deposito agricolo a Corato Quattro indagati nell'operazione "Car Jackals" dei Carabinieri
Peculato e riciclaggio in provincia di Bari: sequestrati beni per oltre 800mila euro Peculato e riciclaggio in provincia di Bari: sequestrati beni per oltre 800mila euro Convolte anche le province di Cremona, Taranto e Cagliari
Furto di 15 quintali di uva, tre arresti ad Andria Furto di 15 quintali di uva, tre arresti ad Andria Ai domiciliari per fatti accaduti a settembre a Barletta
Roghi di rifiuti, nuova operazione dei Carabinieri a Carbonara di Bari Roghi di rifiuti, nuova operazione dei Carabinieri a Carbonara di Bari Sequestrata area di 30mila mq adibita a discarica abusiva
Incidente mortale nei pressi di Ginosa: muore motociclista 58enne Incidente mortale nei pressi di Ginosa: muore motociclista 58enne Si sarebbe scontrato con un’auto che stava per immettersi sulla carreggiata
Incidente stradale in provincia di Brindisi: donna incinta perde il figlio Incidente stradale in provincia di Brindisi: donna incinta perde il figlio L’incidente si è verificato all’altezza dello svincolo per Torchiarolo
© 2001-2025 PugliaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
PugliaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.