
Calcio
Lecce e Bari, ovvero la saga delle occasioni perse
La squadra di Di Francesco non sfonda con il Verona. Quella di Caserta rischia la sconfitta in supriorità numerica. In Serie C vince solo l'Audace Cerignola
Puglia - martedì 11 novembre 2025
10.07
Non è stato un fine settimana calcistico per il calcio professionistico made in Puglia quello appena trascorso, ma la saga delle occasioni occasioni perse, in particolar modo per Lecce, Bari e Monopoli.
Poi, immancabili, ma in qualche caso anche prevedibili, in Serie C vi sono stati i tonfi relativamente pesanti di Casarano e Foggia, e quello un po' più dignitoso della Team Altamura.
E poi vi è spazio anche per un sorriso, anzi, per una vittoria davvero salvifica come quella dell'Audace Cerignola a Potenza sul Sorrento, vittoria che, si spera, tragga fuori al più presto i gialloblu ofantini da una classifica che non è nelle loro corde: ma andiamo con ordine, partendo dalla Serie A, e dall'ennesima occasione mancata dal Lecce, ancora a secco di vittorie al Via del Mare.
Si perché l'astinenza da successi sul campo amico rischia per la squadra di Eusebio di Francesco di rivelarsi alla lunga davvero pesante, se si considera che lo zero a zero con il Verona va ad aggiungersi a quello col Sassuolo e alla sconfitta con il Cagliari, il che significa due soli punti su nove disponibili in tre scontri diretti giocati in casa: scontri diretti che, ricordiamo, furono a dir poco determinanti nella salvezza raggiunta lo scorso anno.
Due punti su nove al Via del Mare con Cagliari, Sassuolo e Verona non possono essere un caso, ma una spia d'allarme cronicamente accesa in particolar modo su di una fase offensiva sin qui del tutto insufficiente.
Fase offensiva che invece da sempre è basilare se si vuol mantenere la categoria, specialmente alla luce del fatto che dietro vi sono squadre come Pisa, Parma e soprattutto Fiorentina che, vuoi per blasone, vuoi per prestazioni, hanno raccolto decisamente meno di quanto ci si sarebbe aspettato (che è il caso della Viola), o di quanto avrebbero effettivamente meritato (e questo è il caso di PIsa e Parma).
Al pari del Lecce, si aggiunge in Serie B quello del Bari nell'anticipo di venerdì in casa dello Spezia di Roberto Donadoni: un pari esterno che è positivo solo per chi non ha visto una partita, con uno Spezia ridotto in dieci per oltre un tempo, e con un Bari spento, senza idee e letteralmente incapace di effettuare un tiro in porta degno di tal nome, nonostante la superiorità numerica.
È stato anzi lo Spezia ad andare più vicino a una vittoria che forse avrebbe anche meritato, al cospetto di un Bari che da spesso l'impressione di aver quasi paura ad assumersi la responsabilità di cercare la vittoria: quasi come se li recenti successi contro Padova, Mantova e Cesena fossero arrivati (e in alcuni casì così è stato…) per gentile e inconsapevole concessione dell'avversario di turno, giammai per una supremazia dimostrata sul campo.
Certo, il Bari di Fabio Caserta è squadra costruita per mantenere la cadetteria, ma in un campionato lungo e logorante come quello di Serie B i nodi vengono quasi sempre al pettine, e con prestazioni come quella di La Spezia l'obiettivo salvezza potrebbe essere seriamente a rischio se non si da una decisa sterzata a un andazzo che sin qui ha alternato brutte sconfitte, vittorie quasi casuali, e pareggi come quelli del Picco tranquillamente assimilabili a sconfitte, se non altro dal punto di vista della prestazione.
In Serie C continua il momentaccio del Casarano, che a Cosenza incassa la quarta pesante sconfitta consecutiva in campionato aggiungendo allo 0-2 con il Foggia, al 1-4 di Siracusa, al 1-2 di Cerignola in Coppa Italia, e al 1-3 con il Monopoli, il pesante e rovinoso 1-4 del San Vito-Marulla, per un totale di 15 gol, con una media di tre reti subite a partita.
Un andamento a dir poco disastroso per una squadra che, poco più di un mese fà veniva unanimemente indicata da tutti, non solo come la squadra rivelazione dell'intera categoria, ma anche quella che a tratti aveva espresso il miglior calcio.
E come se tutto ciò non bastasse, nel prossimo turno, al Capozza arriva il catania vice capolista: catania che domenica pomeriggio ha superato per 2-0 una dignitosa Team Altamura, che pur sconfitta ha confermato al Massimino i recenti progressi e che resta appena un punto dietro al zona playoff.
La pioggia, il fango e la Casertana, fermano invece la corsa del Monopoli, bloccato sul 1-1 al Veneziani dopo tre successi di fila.
Con questo risultato la squadra di Alberto Colombo è ora sesta in classifica, scavalcata di un punto proprio dal Cosenza, per un piazzamento in linea con le ultime positive stagioni di Lega Pro che hanno visto i biancoverdi del presidente Rossiello sempre tra le maggiori protagoniste del girone meridionale della terza serie nazionale.
In coda tira un enorme sospiro di sollievo l'Audace Cerignola, che senza lo squalificato Cuppone, e con Emmausso partito dalla panchina ha battuto a domicilio e raggiunto in classifica il Sorrento, per una vittoria che si spera archivi del tutto quello che è stato senza dubbio il momento più difficile per l'Audace da quando è in Serie C, e dove la trasferta di Giugliano assume in questa fase della stagione un'importanza davvero capitale.
Come da copione ampiamente scritti, nulla da fare per il Foggia al cospetto di un Benevento troppo forte per una squadra e una società letteralmente allo sbando, e che ormai vede il Siracusa fanalino di coda dietro di un solo punto, con lo scontro diretto previsto in Sicilia tra meno di un mese, in un calendario che di qui a fine girone di andata tra il difficile e il proibitivo, per una stagione che sembra francamente già segnata.
Poi, immancabili, ma in qualche caso anche prevedibili, in Serie C vi sono stati i tonfi relativamente pesanti di Casarano e Foggia, e quello un po' più dignitoso della Team Altamura.
E poi vi è spazio anche per un sorriso, anzi, per una vittoria davvero salvifica come quella dell'Audace Cerignola a Potenza sul Sorrento, vittoria che, si spera, tragga fuori al più presto i gialloblu ofantini da una classifica che non è nelle loro corde: ma andiamo con ordine, partendo dalla Serie A, e dall'ennesima occasione mancata dal Lecce, ancora a secco di vittorie al Via del Mare.
Si perché l'astinenza da successi sul campo amico rischia per la squadra di Eusebio di Francesco di rivelarsi alla lunga davvero pesante, se si considera che lo zero a zero con il Verona va ad aggiungersi a quello col Sassuolo e alla sconfitta con il Cagliari, il che significa due soli punti su nove disponibili in tre scontri diretti giocati in casa: scontri diretti che, ricordiamo, furono a dir poco determinanti nella salvezza raggiunta lo scorso anno.
Due punti su nove al Via del Mare con Cagliari, Sassuolo e Verona non possono essere un caso, ma una spia d'allarme cronicamente accesa in particolar modo su di una fase offensiva sin qui del tutto insufficiente.
Fase offensiva che invece da sempre è basilare se si vuol mantenere la categoria, specialmente alla luce del fatto che dietro vi sono squadre come Pisa, Parma e soprattutto Fiorentina che, vuoi per blasone, vuoi per prestazioni, hanno raccolto decisamente meno di quanto ci si sarebbe aspettato (che è il caso della Viola), o di quanto avrebbero effettivamente meritato (e questo è il caso di PIsa e Parma).
Al pari del Lecce, si aggiunge in Serie B quello del Bari nell'anticipo di venerdì in casa dello Spezia di Roberto Donadoni: un pari esterno che è positivo solo per chi non ha visto una partita, con uno Spezia ridotto in dieci per oltre un tempo, e con un Bari spento, senza idee e letteralmente incapace di effettuare un tiro in porta degno di tal nome, nonostante la superiorità numerica.
È stato anzi lo Spezia ad andare più vicino a una vittoria che forse avrebbe anche meritato, al cospetto di un Bari che da spesso l'impressione di aver quasi paura ad assumersi la responsabilità di cercare la vittoria: quasi come se li recenti successi contro Padova, Mantova e Cesena fossero arrivati (e in alcuni casì così è stato…) per gentile e inconsapevole concessione dell'avversario di turno, giammai per una supremazia dimostrata sul campo.
Certo, il Bari di Fabio Caserta è squadra costruita per mantenere la cadetteria, ma in un campionato lungo e logorante come quello di Serie B i nodi vengono quasi sempre al pettine, e con prestazioni come quella di La Spezia l'obiettivo salvezza potrebbe essere seriamente a rischio se non si da una decisa sterzata a un andazzo che sin qui ha alternato brutte sconfitte, vittorie quasi casuali, e pareggi come quelli del Picco tranquillamente assimilabili a sconfitte, se non altro dal punto di vista della prestazione.
In Serie C continua il momentaccio del Casarano, che a Cosenza incassa la quarta pesante sconfitta consecutiva in campionato aggiungendo allo 0-2 con il Foggia, al 1-4 di Siracusa, al 1-2 di Cerignola in Coppa Italia, e al 1-3 con il Monopoli, il pesante e rovinoso 1-4 del San Vito-Marulla, per un totale di 15 gol, con una media di tre reti subite a partita.
Un andamento a dir poco disastroso per una squadra che, poco più di un mese fà veniva unanimemente indicata da tutti, non solo come la squadra rivelazione dell'intera categoria, ma anche quella che a tratti aveva espresso il miglior calcio.
E come se tutto ciò non bastasse, nel prossimo turno, al Capozza arriva il catania vice capolista: catania che domenica pomeriggio ha superato per 2-0 una dignitosa Team Altamura, che pur sconfitta ha confermato al Massimino i recenti progressi e che resta appena un punto dietro al zona playoff.
La pioggia, il fango e la Casertana, fermano invece la corsa del Monopoli, bloccato sul 1-1 al Veneziani dopo tre successi di fila.
Con questo risultato la squadra di Alberto Colombo è ora sesta in classifica, scavalcata di un punto proprio dal Cosenza, per un piazzamento in linea con le ultime positive stagioni di Lega Pro che hanno visto i biancoverdi del presidente Rossiello sempre tra le maggiori protagoniste del girone meridionale della terza serie nazionale.
In coda tira un enorme sospiro di sollievo l'Audace Cerignola, che senza lo squalificato Cuppone, e con Emmausso partito dalla panchina ha battuto a domicilio e raggiunto in classifica il Sorrento, per una vittoria che si spera archivi del tutto quello che è stato senza dubbio il momento più difficile per l'Audace da quando è in Serie C, e dove la trasferta di Giugliano assume in questa fase della stagione un'importanza davvero capitale.
Come da copione ampiamente scritti, nulla da fare per il Foggia al cospetto di un Benevento troppo forte per una squadra e una società letteralmente allo sbando, e che ormai vede il Siracusa fanalino di coda dietro di un solo punto, con lo scontro diretto previsto in Sicilia tra meno di un mese, in un calendario che di qui a fine girone di andata tra il difficile e il proibitivo, per una stagione che sembra francamente già segnata.


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