Barletta per la Palestina, in 2000 per la pace

Il racconto della manifestazione di ieri

domenica 15 giugno 2025 23.48
Barletta ha risposto con forza e dignità all'appello per la Palestina. Circa duemila persone hanno attraversato le strade della città in un lungo corteo che ha unito generazioni, sensibilità e percorsi diversi sotto un unico principio: il diritto alla vita e alla libertà. Una manifestazione partecipata e sentita, resa ancora più significativa dalla presenza di rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali e regionali, nel pieno rispetto di una scelta chiara: nessuna bandiera di partito, ma una sola parola comune: PACE. Il momento iniziale del flash mob – il suono delle sirene, poi le esplosioni, e infine le donne con i propri piccoli in fuga dai bombardamenti che cadono al suolo, morte, abbracciate ai loro figli – è stato toccante e intenso. Una premessa potente che ha aiutato a immedesimarsi, anche solo in parte, nell'orrore quotidiano vissuto dal popolo palestinese.

Significativi gli interventi di Mohammad Afaneh, presidente della Comunità Palestinese in Puglia e Basilicata, e di Joan Patrik Sabot, videomaker ebreo francese, che hanno entrambi condannato con fermezza il massacro in atto contro il popolo palestinese, sottolineando quanto la partecipazione popolare, unita e trasversale, sia uno strumento fondamentale per parlare ai governi e rompere il silenzio. A rendere ancora più potente il messaggio, una bandiera palestinese lunga 50 metri che ha sfilato per tutta la manifestazione e che, al termine del corteo, è stata calata dal bastione del castello. Da un luogo "simbolo" che ha conosciuto le guerre, l'impero e la resistenza al nazifascismo, si è alzata una sola voce: STOP AL GENOCIDIO! Il sit-in finale ha rappresentato un momento di riflessione e distensione, uno spazio condiviso per tutte e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo importante atto collettivo di partecipazione e consapevolezza. La partecipazione straordinaria di ieri è il segnale chiaro che le iniziative nate da un sincero tumulto popolare, libere da retoriche e interessi di parte, sono quelle capaci di parlare davvero al cuore delle persone. La rabbia, ma anche il desiderio di pace, la vicinanza ai popoli oppressi, la consapevolezza del valore della vita sopra ogni cosa: sono questi i sentimenti che hanno animato il cammino che ci ha portati fin qui.

Barletta ha dimostrato che un'altra voce è possibile. Ora il nostro compito è continuare a farla risuonare.