Eurovolley, l'Italia di De Giorgi parte col piede giusto

Esordio vincente per il pugliese nel ruolo di commissario tecnico, assunto in corsa pochi giorni dopo la conclusione delle Olimpiadi

sabato 4 settembre 2021
A cura di Vito Troilo
Un secco 3-0 rifilato alla Bielorussia venerdì pomeriggio (25-18, 25-12, 25-15 i parziali): l'Europeo della nazionale italiana maschile di pallavolo è partito col piede giusto. Esordio vincente per Ferdinando De Giorgi da Squinzano nel ruolo di commissario tecnico. L'allenatore pugliese, che compirà 60 anni il prossimo 10 ottobre, è salito su un treno in corsa, rilevando il testimone da Gianlorenzo Blengini nelle scorse settimane, al termine di una spedizione olimpica sotto le aspettative culminata nell'uscita di scena ai quarti con l'Argentina.

Vincitore di tre Mondiali e un titolo continentale da giocatore, De Giorgi ha assunto l'incarico di selezionatore e puntato senza indugio su alcuni giovani elementi, rinunciando fra l'altro anche all'esperto libero salentino Massimo Colaci, 36 anni, oltre che ai big Ivan Zaytsev (infortunato) e Osmany Juantorena. Un'inversione di tendenza, pur con qualche conferma necessaria (quelle dei vari Giannelli, Anzani, Michieletto) a non rivoluzionare del tutto l'assetto tattico del team.

Italia alla ricerca dell'identità perduta

La nazionale di Fefè (com'è da sempre soprannominato il tecnico pugliese) è insomma alla ricerca di un'identità perduta e non è forse casuale la scelta dei vertici della Federvolley di affidarsi a un autorevole componente della "Generazione di fenomeni" che costruì dal nulla, a furia di successi internazionali, il grande boom della pallavolo italiana tra gli anni '80 e '90. Un'epopea forse non del tutto rinverdibile ma di sicuro fonte per l'ispirazione di potenziali campioni a caccia di una chiara consacrazione ai massimi livelli. La strada non sarà priva di ostacoli ardui da valicare: la Pool B dei Campionati Europei, in corso di svolgimento a Ostrava, comprende oltre alla Bielorussia già battuta e ai padroni di casa della Repubblica Ceca anche Slovenia, Bulgaria e Montenegro.

«Giochiamocela con tutti fino in fondo»

«Il primo obiettivo è costruire un ambiente in cui si crea apprendimento e disponibilità, e poi non metterci dei limiti e giocarcela con tutti fino in fondo. Il resto verrà da sé» ha affermato il ct De Giorgi in fase di presentazione della rassegna. L'obiettivo del passaggio agli ottavi (dentro le prime quattro classificate di ciascuno dei quattro gironi da sei formazioni) è praticabile: fare di meglio dipenderà innanzitutto dal rendimento nella prima fase e dall'accoppiamento in tabellone. Domenica (ore 19) il match coi montenegrini che appare alla portata mentre nelle gare di lunedì con la Bulgaria e mercoledì con la Slovenia gli azzurri partono sfavoriti. Chiusura giovedì 9 con la Repubblica Ceca (19), quindi sarà tempo di tirare le somme. Per gli azzurri e il loro nuovo commissario tecnico, intenzionato a riscattare l'esonero dello scorso febbraio dalla panchina della Lube, malgrado le vittorie, nel 2019, di scudetto, Champions League e Mondiale per club.