Riqualificazione ex Marmi Barbone a Giovinazzo: Consiglio di Stato annulla giudizio regionale di incompatibilità ambientale

Successo per la Blue Tourism, la società che aveva creduto nel progetto

giovedì 25 dicembre 2025 10.11
Il Consiglio di Stato (Sez. IV, Presidente G. Mastrandrea, Relatore L. Monteferrante) ha pubblicato in data 22.12.2025 la sentenza che annulla il provvedimento con cui la Regione Puglia aveva espresso un giudizio negativo di compatibilità ambientale, nonché il conseguente diniego del P.A.U.R. relativo al progetto di riqualificazione dell'Ex Marmeria Barbone, situata lungo la costa del Comune di Giovinazzo. Una sentenza che ribalta la decisione assunta dal TAR Puglia nel 2021, che aveva sostenuto le ragioni della Regione Puglia, bloccando per lungo tempo il progetto. A condurre il CdS verso una decisione favorevole alla Blue Tourism, assistita nel procedimento dall'avv. Prof. Saverio Sticchi Damiani, l'accertamento di "un'istruttoria condotta nell'ambito di una valutazione di impatto ambientale [OMISSIS] a:etta da evidenti profili di incompletezza e contradditorietà".

In particolare, il CdS ha affermato la rilevanza della posizione e delle valutazioni espresse dalla Soprintendenza nell'ambito di tutto il complesso procedimento, esprimendosi così sul punto: "E' davvero singolare che sebbene in tutto il complesso procedimento la Soprintendenza con ben tre distinti pareri abbia sempre ritenuto il progetto compatibile con l'interesse paesaggistico, il contributo istruttorio fornito dall'autorità statale non sia stato tenuto nella necessaria considerazione ai fini della VIA che, indubbiamente, nel caso di specie rinveniva nella verifica di impatto paesaggistico il tema di verifica tecnico discrezionale maggiormente rilevante accanto a quello ambientale, in relazione alla matrice suolo ed a quella naturalistica."

Il Consiglio di Stato ha inoltre chiarito che, in assenza del parere formale della Soprintendenza — rimasta in attesa della proposta regionale dopo le osservazioni sulle modifiche progettuali presentate dalla società — la Regione non avrebbe potuto legittimamente concludere il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale. In merito ai profili ambientali, il Consiglio di Stato ha rilevato che ARPA Puglia – espressasi negativamente sul progetto - non ha mai indicato in modo puntuale quali modifiche progettuali sarebbero state necessarie per escludere impatti significativi, nemmeno a fronte di una proposta già ridimensionata e "in presenza di un progetto di mero recupero funzionale di un edificio già esistente e fortemente degradato che avrebbe potuto rappresentare l'occasione per una più complessiva riqualificazione dell'area, anche dal punto di vista ambientale, grazie alle misure proposte dalla appellante, anche a tutela della fauna autoctona [..] ed a quelle ulteriori eventualmente necessarie che l'autorità procedente avrebbe potuto imporre mediante prescrizioni mirate, relative sia alle opere edilizie che alla sistemazione esterna, anche con riferimento all'area da destinare a parcheggio."

In conclusione, il Consiglio di Stato ha affermato che il nuovo progetto risulta sicuramente più coerente con le caratteristiche paesaggistiche e ambientali del sito, e che pertanto non avrebbe potuto in alcun modo comportare un impatto ambientale peggiore rispetto alla situazione di partenza (sito produttivo), circostanza questa mai valutata nel corso dell'iter.

La sentenza rappresenta un chiaro riconoscimento della validità di un progetto frutto di approfondite valutazioni tecniche, sviluppato nel rispetto delle norme e in dialogo con gli enti coinvolti. Durante l'iter, la Blue Tourism ha promosso un modello di turismo sostenibile che coniughi sviluppo economico e tutela dell'ambiente, consapevole che il turismo si nutre della bellezza dei paesaggi e della natura circostante, e che ogni intervento deve rispettare questo patrimonio. Il Consiglio di Stato conferma la sostenibilità e la rilevanza ambientale del progetto. Auspichiamo che la Regione Puglia dia ora piena attuazione alla sentenza, favorendo un intervento rispettoso del paesaggio e capace di generare sviluppo.