Falcone e Perrucchini eroi di Lecce e Foggia. Bari, così finisci dritto in Serie C
Il portiere giallorosso regala ai giallorossi la prima vittoria al Via del Mare. Quello rossonero tre punti di speranza ai satanelli
mercoledì 3 dicembre 2025
È stato un turno di campionato dalle tante sfaccettature, quello che tra sabato e domenica ha visto impegnate le sette squadre pugliesi militanti nei campionati professionistici. Un turno fatto di grandi imprese (Lecce, e soprattutto Foggia), di belle conferme (Audace Cerignola), di brutti stop (Casarano e Team Altamura), di prestazioni incoraggianti (Monopoli), ma anche di umiliazioni inaccettabili (Bari).
Iniziamo come sempre la nostra analisi del weekend calcistico made in Puglia, partendo dalla nostra unica rappresentante nel massimo campionato: il Lecce di Eusebio Di Francesco, e della sua prima e tanto agognata vittoria al Via del Mare in questa stagione, ottenuta contro il Torino dell'ex Marco Baroni.
Un successo praticamente concentrato nei primi minuti della partita, con i lampi vincenti di Coulibaly e Banda, e nel finale thrilling, con super Vladimiro Falcone lì a bloccare il rigore calciato dall'ex interista Asllani e fare finalmente esplodere di gioia uno stadio Via del Mare da troppo tempo orfano di queste emozioni.
In mezzo, la solita sofferenza, i soliti problemi offensivi, ma anche un fantastico spirito di squadra di un gruppo che, finisse oggi il campionato, sarebbe salvo nonostante le enormi difficoltà derivanti dalle ormai evidenti lacune di una rosa che, si spera, a gennaio va assolutamente rinforzata con un centrale difensivo di esperienza e soprattutto con una punta in grado di ovviare al sin qui deludente rendimento di Camarda e Stulic, perchè va bene il moto perpetuo dei vari Berisha, Banda, Tete Morente e Sottil, ma questo Lecce, lì al centro dell'area di rigore avversaria resta tuttora ben poca cosa.
E per un Lecce che gioisce per la prima volta tra le mura amiche, vi è un Bari che al Castellani di Empoli ha davvero toccato il fondo, con uno 0-5 su cui c'è ben poco da commentare e da argomentare.
Perchè d'accordo che l'Empoli è forse in questo momento con il Monza la squadra più in forma della Serie B, ma un Bari così dimesso, arrendevole, quasi timoroso nel dover scendere ogni sette giorni in campo, facciamo davvero fatica a ricordarlo.
Certo, un ambiente così teso e perennemente in contestazione non aiuta, ma detto fuori dai denti, questa squadra, ad oggi, dimostra partita dopo partita di non avere la personalità sufficiente per provare a rimanere in Serie B.
Una squadra e una società (quest'ultima non certo scevra da responsabilità) che in estate pare purtroppo aver guardato più a i nomi che alla sostanza.
Il tutto in un campionato come quello cadetto, dove in piazze come quella di Bari, appartenenza e attributi fanno tutta la differenza di questo mondo, e dove a prescindere dai nomi, senza la giusta cazzimma (termine che in casa De Laurentiis dovrebbero conoscere a menadito…) si finisce dritti in Serie C.
E a proposito di Serie C, la copertina per la domenica del calcio pugliese di terza serie non può che essere dedicata al miglior Foggia della stagione e al suo eroe Perrucchini, capace di neutralizzare splendidamente il secondo rigore a Garritano del Cosenza, poco prima che Winkelmann deviasse in rete il pallone della tanto inaspettata, quanto tutto sommato meritata vittoria dei ragazzi di Barilari, andati per primi in vantaggio grazie a una fuga di 50 metri di D'Amico, prima del pari del Cosenza in mischia con Ricciardi, e del primo dei due rigori (l'altro è quello sopra citato) fallito da Garritano.
Con questa vittoria il Foggia abbandona momentaneamente l'ultimo posto in classifica raggiungendo a quota 14 il Latina, e mettendosi dietro la coppia formata da Picerno e Siracusa, per una lotta salvezza che ora vede implicata anche la Team Altamura di Devis Mangia, superata al Tonino D'Angelo per 1-2 dal Sorrento al termine di una gara buttata via a suon di distrazioni già nel primo tempo.
Brutta caduta anche per il Casarano, dominato in lungo e in largo dal Potenza al Viviani, in una partita dove di buono per la squadra di Di Bari c'è stato solo il rigore del 1-3 a tempo scaduto messo a segno da Mino Chiricò.
Casarano che resta sesto in classifica a pari merito con il Crotone a quota 24, avanti di una lunghezza rispetto al Monopoli reduce dal buon punto ottenuto in casa del Trapani (1-1), e di due punti rispetto a un' Audace Cerignola tornata prepotentemente in zona playoff grazie al 2-0 ottenuto sul campo del Latina grazie ai rigori messi a segno da Gambale ed Emmausso.
Iniziamo come sempre la nostra analisi del weekend calcistico made in Puglia, partendo dalla nostra unica rappresentante nel massimo campionato: il Lecce di Eusebio Di Francesco, e della sua prima e tanto agognata vittoria al Via del Mare in questa stagione, ottenuta contro il Torino dell'ex Marco Baroni.
Un successo praticamente concentrato nei primi minuti della partita, con i lampi vincenti di Coulibaly e Banda, e nel finale thrilling, con super Vladimiro Falcone lì a bloccare il rigore calciato dall'ex interista Asllani e fare finalmente esplodere di gioia uno stadio Via del Mare da troppo tempo orfano di queste emozioni.
In mezzo, la solita sofferenza, i soliti problemi offensivi, ma anche un fantastico spirito di squadra di un gruppo che, finisse oggi il campionato, sarebbe salvo nonostante le enormi difficoltà derivanti dalle ormai evidenti lacune di una rosa che, si spera, a gennaio va assolutamente rinforzata con un centrale difensivo di esperienza e soprattutto con una punta in grado di ovviare al sin qui deludente rendimento di Camarda e Stulic, perchè va bene il moto perpetuo dei vari Berisha, Banda, Tete Morente e Sottil, ma questo Lecce, lì al centro dell'area di rigore avversaria resta tuttora ben poca cosa.
E per un Lecce che gioisce per la prima volta tra le mura amiche, vi è un Bari che al Castellani di Empoli ha davvero toccato il fondo, con uno 0-5 su cui c'è ben poco da commentare e da argomentare.
Perchè d'accordo che l'Empoli è forse in questo momento con il Monza la squadra più in forma della Serie B, ma un Bari così dimesso, arrendevole, quasi timoroso nel dover scendere ogni sette giorni in campo, facciamo davvero fatica a ricordarlo.
Certo, un ambiente così teso e perennemente in contestazione non aiuta, ma detto fuori dai denti, questa squadra, ad oggi, dimostra partita dopo partita di non avere la personalità sufficiente per provare a rimanere in Serie B.
Una squadra e una società (quest'ultima non certo scevra da responsabilità) che in estate pare purtroppo aver guardato più a i nomi che alla sostanza.
Il tutto in un campionato come quello cadetto, dove in piazze come quella di Bari, appartenenza e attributi fanno tutta la differenza di questo mondo, e dove a prescindere dai nomi, senza la giusta cazzimma (termine che in casa De Laurentiis dovrebbero conoscere a menadito…) si finisce dritti in Serie C.
E a proposito di Serie C, la copertina per la domenica del calcio pugliese di terza serie non può che essere dedicata al miglior Foggia della stagione e al suo eroe Perrucchini, capace di neutralizzare splendidamente il secondo rigore a Garritano del Cosenza, poco prima che Winkelmann deviasse in rete il pallone della tanto inaspettata, quanto tutto sommato meritata vittoria dei ragazzi di Barilari, andati per primi in vantaggio grazie a una fuga di 50 metri di D'Amico, prima del pari del Cosenza in mischia con Ricciardi, e del primo dei due rigori (l'altro è quello sopra citato) fallito da Garritano.
Con questa vittoria il Foggia abbandona momentaneamente l'ultimo posto in classifica raggiungendo a quota 14 il Latina, e mettendosi dietro la coppia formata da Picerno e Siracusa, per una lotta salvezza che ora vede implicata anche la Team Altamura di Devis Mangia, superata al Tonino D'Angelo per 1-2 dal Sorrento al termine di una gara buttata via a suon di distrazioni già nel primo tempo.
Brutta caduta anche per il Casarano, dominato in lungo e in largo dal Potenza al Viviani, in una partita dove di buono per la squadra di Di Bari c'è stato solo il rigore del 1-3 a tempo scaduto messo a segno da Mino Chiricò.
Casarano che resta sesto in classifica a pari merito con il Crotone a quota 24, avanti di una lunghezza rispetto al Monopoli reduce dal buon punto ottenuto in casa del Trapani (1-1), e di due punti rispetto a un' Audace Cerignola tornata prepotentemente in zona playoff grazie al 2-0 ottenuto sul campo del Latina grazie ai rigori messi a segno da Gambale ed Emmausso.