Gigi Riserbato
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Attualità

Gigi Riserbato: «Aria nuova, leggera: la dedico alla mia famiglia e alla Città che sa di non essere stata tradita»

L'intervista all'ex Sindaco assolto con formula piena da tutte le imputazioni a suo carico

Il dolcissimo abbraccio tra Gigi Riserbato e sua moglie Piera e poi con la loro adorata figlia Emiliana negli attimi successivi alla lettura della sentenza di assoluzione piena da due dei cinque capi di imputazione che erano ancora in piedi per lui, raccontano in pochi fotogrammi la discrezione e dignità mantenuta nella cappa grigia di questa attesa durata otto lunghi anni; e il senso di rispetto nei confronti di una giustizia che era indispensabile facesse il suo corso nonostante, ma che purtroppo, come avviene troppo spesso in Italia, avesse sbattuto in prima pagina un'indagine come se fosse una sentenza di condanna passata in giudicato.

Abbiamo incontrato Gigi Riserbato a ormai qualche giorno dalla sentenza di assoluzione con formula piena, dopo un bagno di interviste richiestegli da tutta Italia, a partire dai TG nazionali che ne avevano enfatizzato otto anni fa gli arresti domiciliari e che giustamente, con la stessa enfasi, stanno ripercorrendo una vicenda dolorosa che ha coinvolto l'intera città di Trani della quale all'epoca dei fatti era Sindaco.

Il primo atto a seguito della misura cautelare - con capi di imputazione gravi e pesantissimi a tuo carico - furono le dimissioni, una decisione non scontata. Cosa volevano significare?

"Ecco, con la contestazione di cinque capi di imputazione formulati dal Pm e accolti dal Gip e i domiciliari finiti sulle pagine di tutti i giornali è come se avessi a mia volta usato una cautela nei confronti dell'Amministrazione il cui destino era praticamente segnato: volevo che quanto prima la magistratura eseguisse tutti gli accertamenti e che si potesse ridare alla vita amministrativa della Città un percorso ordinario e non claudicante. Del resto i cinque capi di imputazione erano pesantissimi: associazione a delinquere, tentata truffa, concussione lavorativa, tentata concussione politica e tentata turbativa d'asta. Terminate queste indagini clamorosamente il PM comunica l'archiviazione solo in capo a me del capo d'imputazione più odioso, l'associazione per delinquere: segnale già chiaro che questa presunta associazione era quantomeno acefala!"

Da altri due capi di imputazione - tentata truffa e tentata concussione lavorativa - vieni in seguito assolto per insussistenza del fatto, ma ne rimanevano altri due in piedi, rispetto ai quali hai rinunciato a una "preziosa " possibilità.

"Rimanevano due capi d'imputazione e le situazioni erano entrambe singolari se non assurde: tentata concussione politica (un reato senza precedenti in Italia) e tentata turbativa d'asta (di cui la Gup aveva assolto la commissione erariale coinvolta, quindi c'era da chiedersi con chi avrei fatto questa turbativa!). A quel punto , quando i miei avvocati mi hanno comunicato la possibilità di chiudere la cosa con la prescrizione - gli avvocati Malcangi e Alvisi che non finirò mai di ringraziare per l'aria pulita che sono riusciti a mantenere intorno a questo processo, direi odore acre di candeggina- a quel punto ho voluto che tutto andasse avanti regolarmente. La chiusura di una questione giuridica per prescrizione è inevitabile che posso lasciare strascichi di dubbi dentro di sé e io non volevo che questo accadesse. Lo dovevo ai miei cari, alla Città di cui ero stato Sindaco e alla mia storia personale, visto che ho servito la patria prima con il servizio di leva e poi come ufficiale della Guardia di Finanza."

In quella sempre cordialissima disponibilità con la quale anche in questi otto anni era usuale incontrarti, soprattutto nei momenti di tempo libero, alle prese con allenamenti in mare o su strada, non era passata inosservato però il silenzio nella partecipazione alla vita pubblica, in eventi, o anche solo in dichiarazioni estemporanee alla stampa a commento di fatti nazionali o locali come spesso avviene da parte delle personalità politiche anche se non in attività: una scelta precisa?

"Una scelta che con pazienza, dolore, per me e per la mia famiglia - a cui ho dedicato questo momento e da cui in ogni istante mi sono sentito protettore sostenuto, compreso l'adorato papà con cui non ho potuto purtroppo condividere questa gioia se non con il cuore e con l'anima, ho rifiutato con dispiacere ogni tipo di invito a manifestazioni pubbliche benché spesso di grande interesse interesse e valore" .

La domanda se la pongono in tanti ... c'è il pensiero, magari non immediato, di un ritorno alla politica attiva? E che futuro vedi per Trani?

"Beh, la recente candidatura a capitale della Cultura 2025 di Monte Sant'Angelo, con tutto il rispetto, richiede una riflessione profonda, laddove Trani ha molteplici possibilità per emergere in maniera più importante, riferendomi ad esempio a criticità come la mancanza di un cinema o di un teatro: dico questo ovviamente con estremo rispetto per l'amministrazione vigente. Quanto a un impegno attivo presto per dirlo: l'unica cosa che posso dire è che ci sono molti modi per fare politica e il mio impegno per la comunità resta integro come è sempre stato. Quel che conta ora per me è che i miei concittadini sappiano che in quei due anni sono stati governati da una persona per bene".

Ci salutiamo dopo un incontro più volte interrotto da tanti amici e conoscenti o cittadini lieti di congratularsi con lui, ma non senza chiedergli degli impegni atletici che, in quanto tesserato della società Tommaso assi lo vedono da anni impegnato nelle gare di Corripuglia e in tutta Italia

"Eh...intanto la semi maratona di Barletta, un appuntamento importante del Corripuglia nonostante il maltempo; ma posso dire che la preziosa passione sportiva, che vivo sia attraverso le attività podistiche sia con il nuoto nel mare che amo tanto, è una terapia preziosa e vivificante per l'anima e il fisico; ed è stata sempre un grande sostegno per me."

Abbiamo iniziato questo incontro con la parola "leggerezza", che forse rappresenta più di tutte in questo momento lo stato d'animo di Gigi Riserbato, libero da un fardello gravoso, ecco con questa concludiamo; leggerezza che, nonostante tutto l'amaro vissuto, per dirla con Italo Calvino, "non ha macigni sul cuore".
  • Gigi Riserbato
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