Infermieri Asl Bari
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Sanità

Sanità, per 127 infermieri contratto a tempo indeterminato con la ASL Bari

Sono i vincitori del concorso unico regionale: età media 35 anni

In maggioranza donne, soprattutto baresi, 35 anni di età media. E' la "fotografia" dei 127 infermieri, vincitori del concorso unico regionale, assunti a tempo indeterminato dalla ASL Bari. Stamane in Direzione generale l'ultima formalità, la più importante: la sottoscrizione del contratto. Alla firma – all'interno dell'Auditorium Arcobaleno nella sede dell'ex Cto - sono intervenuti l'assessore alla Sanità Rocco Palese in video collegamento, il Direttore Generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce, il direttore amministrativo Luigi Fruscio e il direttore sanitario Donato Sivo.

"Sono orgoglioso di accogliere gli infermieri professionali nel sistema sanitario pugliese – ha commentato l'assessore alla Sanità Rocco Palese, intervenuto in video collegamento nella giornata delle firme dei contratti. "E' un giorno importante sia per la ASL che per la regione: tutte le strutture sanitarie da oggi potranno contare su nuove professionalità e per questo auguro a tutti buon lavoro". A partire dal 1° giugno i nuovi assunti entreranno in servizio andando a rinforzare gli organici degli ospedali e delle strutture territoriali dell'azienda sanitaria barese, forte di 7 presidi ospedalieri, 12 distretti, 9 Presidi Territoriali di Assistenza (PTA) e 2 Presidi Post Acuzie (PPA).

"Congratulazioni ai vincitori, siete il centro, il cuore pulsante di questa azienda – ha detto il dg Antonio Sanguedolce rivolgendosi agli infermieri - oggi è una giornata importante perché assumiamo i 127 vincitori del concorso – ha aggiunto - abbiamo concluso una procedura complessa con 17mila domande in meno di un anno con le difficoltà imposte dalla pandemia e svolta tra misure di sicurezza straordinarie. Per questo – ha concluso Sanguedolce - ringrazio tutto il comparto amministrativo, la Commissione di concorso e dirigenti infermieristici della ASL che hanno lavorato in modo rapido".

I 127 assunti oggi rappresentano una quota dei 4.282 infermieri, tra vincitori e idonei, selezionati attraverso il Concorso unico regionale – il primo del genere in tempo di pandemia e con 566 posti in palio - espletato proprio dall'azienda sanitaria di Bari. Un piccolo "esercito", composto da risorse giovani e preparate, a disposizione di tutte le aziende sanitarie locali, aziende ospedaliero-universitarie e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico che formano il cuore della Sanità pubblica della Puglia. Un serbatoio cui attingere per soddisfare le esigenze attuali del sistema sanitario regionale, ma anche per rispondere alle necessità del prossimo futuro o ad emergenze ed eventi imprevedibili, come ha insegnato la pandemia.

Il direttore amministrativo Luigi Fruscio ha ricordato che: "Sono stati messi in atto tutti gli sforzi per consentire ai candidati vincitori del concorso di consolidare il proprio percorso professionale – ha aggiunto - da oggi fanno parte della squadra della ASL Bari che conta circa 11mila lavoratori, diventati da questo momento in poi 11.127". Non è mancato l'augurio oggi del direttore sanitario Danny Sivo: " Il lavoro non è solo una forma di reddito ma è la certezza di un futuro – ha detto Sivo - Questo non è un lavoro qualunque, è importante che questa giornata si connoti come una missione, la sanità non è fatta solo di medici, ma in prevalenza da voi infermieri, professionisti e professioniste con ruoli importanti che noi cercheremo di valorizzare il più possibile".

Tra i 127 neo assunti, oltre alla prevalenza di infermiere (sono il 65,4% rispetto al 34,6 degli uomini), spicca la provenienza: quasi l'80 per cento è barese, il 6,2 per cento proviene da altre province della Puglia (Foggia e BT) e il restante 14,1 per cento da diverse regione italiane, tra cui Emilia Romagna, Lombardia, Basilicata, Calabria, Piemonte e Campania. Del gruppo 53 su 127, inoltre, sono già in servizio a tempo determinato nella ASL Bari: per loro è un cambio di contratto, di natura sostanziale, con il passaggio al "tempo indeterminato".
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