Terlizzi ulivi
Terlizzi ulivi
Cronaca

Strage di ulivi nelle campagne di Terlizzi: 20 alberi distrutti

Panorama desolante tra la via Appia Traiana e la strada comunale Creta

Tronchi tagliati, feriti e dilaniati. Chiome crollate nel terreno. Radici abbandonate e inutili. Un panorama desolante, che mette solo tanta rabbia dentro. È strage di alberi a Terlizzi: 20 ulivi sono stati divelti e fatti a pezzi con inaudita violenza. A dare l'allarme, stamane, il proprietario del terreno.

L'episodio è avvenuto tra via Appia Traiana e strada Creta, in un territorio, quello a nord di Bari, dove proseguono senza sosta i reati perpetrati nelle campagne, nonostante l'impegno delle forze dell'ordine, che si ritrovano a fronteggiare con organici spesso sottodimensionati un territorio troppo vasto. Sul posto, nel corso della mattinata, con le Guardie Campestri, sono intervenuti pure i Carabinieri della locale Tenenza, a cui sono state affidate le indagini di rito, e la Polizia Locale.

Un raid, quello avvenuto a Terlizzi, che ha messo in allerta pure Coldiretti secondo cui «continua la strage d'ulivi nelle campagne di Terlizzi, con piante produttive sia secolari che più giovani tagliate e sfregiate, lasciando rami e tronchi sul manto stradale ad intralciare la carreggiata, vili atti vandalici che in pochi minuti azzerano il lavoro e i sacrifici degli olivicoltori», è scritto in una nota dopo l'episodio di Terlizzi, dove le piante sono state selvaggiamente tagliate e poi sfregiate.

«Nonostante il presidio territoriale rurale svolto dal Consorzio delle Guardie Campestri di Terlizzi, la criminalità, con l'intermediazione, distrugge la concorrenza e il libero mercato legale soffocando l'imprenditoria onesta, anche compromettendo - denuncia ancora la Coldiretti - in modo gravissimo la sicurezza delle nostre campagne e la qualità dei prodotti, con l'effetto indiretto di minare profondamente l'immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio made in Italy», si legge.

«Il mondo della produzione agroalimentare è sotto attacco - spiega Coldiretti Puglia - perché rappresenta una grande realtà economica e sociale intorno a cui si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se valorizzata, il motore di uno sviluppo diffuso per l'intera regione che nel 2022 ha raggiunto, nonostante le minacce del clima e della siccità, il valore di oltre 3 miliardi di euro di produzione lorda vendibile e più di ben 5 miliardi di valore dell'agroalimentare», è scritto.

«La criminalità - conclude Coldiretti Puglia - opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni o con il pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell'Unione Europea».
  • Coldiretti
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