
Altri sport
Antonio Giovinazzi: podio e rimpianti alla "24 ore di Le Mans"
Un errore di Pier Guidi all'ingresso della pit lane priva l'equipaggio della Ferrari numero 51 di una probabile vittoria
Puglia - lunedì 16 giugno 2025
11.09
La 24 ore di Le Mans, l'appuntamento più atteso dell'anno per Antonio Giovinazzi e compagni, leader della classifica del mondiale Endurance, si è concluso con un podio che, se da un lato consente all'equipaggio della Ferrari Hypercar numero 51 di mantenere la testa della classifica tenendo a distanza l'equipaggio della vettura gemella numero 50, dall'altro lascia inevitabili rimpianti per quel che poteva essere e non è stato.
Per la cronaca, il successo nella classicissima francese è andato comunque ad una Ferrari, la Ferrari che però non ti aspetti, vale a dire quella numero 83 del team cliente AF Corse, magistralmente condotta da Phil Hanson, e soprattutto dal cinese Yifei Ye e da uno strepitoso Robert Kubica, al quale è toccato condurre la Ferrari gialla numero 83 al meritatissimo trionfo, il tutto a parziale risarcimento di una carriera, quella del 41enne polacco, che avrebbe potuto prendere ben altra piega senza il drammatico incidente del 2011 in una gara di Rally.
Tornando a Giovinazzi e alla Ferrari numero 51, sulla gara del 31enne di Martina Franca, del britannico James Calado e di Alessandro "Alex" Pier Guidi, pesa infatti come un macigno il grave errore di quest'ultimo all'ingresso dei box, quando a circa 5 ore dalla fine della gara, la Ferrari ufficiale numero 51 è incappata in un clamoroso testa coda che ne ha definitivamente pregiudicato le velleità di vittoria.
A rendere inoltre più difficoltosa del previsto l'avventura di Giovinazzi e compagni in questa edizione della 24 ore di Le Mans, ha contribuito il non eccezionale undicesimo posto ottenuto nelle qualifiche, dove delle Ferrari, l'unica ad entrare nella top ten con il settimo crono è stata la rossa numero 50 di Miguel Molina, Nicklas Nielsen e di Antonio Fuoco, con la Ferrari "gialla" numero 83, poi vincitrice della gara, addirittura 13esima in griglia.
Certo, errori e sfortuna non sono certo mancati, poi però ci sono stati anche gli avversari, con la Porsche Penske numero 6 campione in carica splendida seconda con Matt Campbell, Laurens Vanthoor e Kevin Estre, e capace di impedire, proprio nella gara più importante dell'anno, l'ennesimo podio tutto Ferrari.
Dopo il brutto errore in entrata della pit lane da parte di Alex Pier Guidi, che a conti fatti potrebbe essere costato la vittoria, alla Ferrari numero 51 guidata da Antonio Giovinazzi nello stint finale è toccato lottare ruota a ruota con la vettura gemella di Antonio Fuoco per il gradino più basso del podio.
Terzo posto che Antonio Giovinazzi riesce ad agguantare grazie ad un' ottima strategia di gara nel finale.
Un terzo posto comunque molto importante che consente al team Giovinazzi-Calado-Pier Guidi di mantenere il primo posto in classifica piloti con 105 punti a +16 sulla Ferrari di AF Corse di Kubica-Ye-Hanson.
Terza con 81 punti, l'altra Ferrari Hypercar Ufficiale di Molina-Nielsen-Fuoco.
Prossimo appuntamento con WEC 2025, il prossimo 13 luglio con la 6 ore di San Paolo del Brasile.
Per la cronaca, il successo nella classicissima francese è andato comunque ad una Ferrari, la Ferrari che però non ti aspetti, vale a dire quella numero 83 del team cliente AF Corse, magistralmente condotta da Phil Hanson, e soprattutto dal cinese Yifei Ye e da uno strepitoso Robert Kubica, al quale è toccato condurre la Ferrari gialla numero 83 al meritatissimo trionfo, il tutto a parziale risarcimento di una carriera, quella del 41enne polacco, che avrebbe potuto prendere ben altra piega senza il drammatico incidente del 2011 in una gara di Rally.
Tornando a Giovinazzi e alla Ferrari numero 51, sulla gara del 31enne di Martina Franca, del britannico James Calado e di Alessandro "Alex" Pier Guidi, pesa infatti come un macigno il grave errore di quest'ultimo all'ingresso dei box, quando a circa 5 ore dalla fine della gara, la Ferrari ufficiale numero 51 è incappata in un clamoroso testa coda che ne ha definitivamente pregiudicato le velleità di vittoria.
A rendere inoltre più difficoltosa del previsto l'avventura di Giovinazzi e compagni in questa edizione della 24 ore di Le Mans, ha contribuito il non eccezionale undicesimo posto ottenuto nelle qualifiche, dove delle Ferrari, l'unica ad entrare nella top ten con il settimo crono è stata la rossa numero 50 di Miguel Molina, Nicklas Nielsen e di Antonio Fuoco, con la Ferrari "gialla" numero 83, poi vincitrice della gara, addirittura 13esima in griglia.
Certo, errori e sfortuna non sono certo mancati, poi però ci sono stati anche gli avversari, con la Porsche Penske numero 6 campione in carica splendida seconda con Matt Campbell, Laurens Vanthoor e Kevin Estre, e capace di impedire, proprio nella gara più importante dell'anno, l'ennesimo podio tutto Ferrari.
Dopo il brutto errore in entrata della pit lane da parte di Alex Pier Guidi, che a conti fatti potrebbe essere costato la vittoria, alla Ferrari numero 51 guidata da Antonio Giovinazzi nello stint finale è toccato lottare ruota a ruota con la vettura gemella di Antonio Fuoco per il gradino più basso del podio.
Terzo posto che Antonio Giovinazzi riesce ad agguantare grazie ad un' ottima strategia di gara nel finale.
Un terzo posto comunque molto importante che consente al team Giovinazzi-Calado-Pier Guidi di mantenere il primo posto in classifica piloti con 105 punti a +16 sulla Ferrari di AF Corse di Kubica-Ye-Hanson.
Terza con 81 punti, l'altra Ferrari Hypercar Ufficiale di Molina-Nielsen-Fuoco.
Prossimo appuntamento con WEC 2025, il prossimo 13 luglio con la 6 ore di San Paolo del Brasile.