Anche in Puglia sarà possibile chiedere un rimborso se si resta bloccati in autostrada per lavori

L’app Free to X consente agli automobilisti di richiedere un indennizzo sino al 100% del pedaggio pagato

mercoledì 15 settembre 2021 10.06
A cura di Giuseppe Pastore
Da oggi sarà possibile richiedere un rimborso se si resta imbottigliati nel traffico in autostrada. È partita a mezzanotte la piattaforma di cashback che consentirà agli automobilisti di ottenere un ristoro per i ritardi causati dalla presenza di cantieri o lavori in corso che allungano i tempi di percorrenza del tratto autostradale di almeno 15 minuti. Il progetto, presentato da Autostrade per l'Italia, riguarda solo la rete autostradale gestita da Aspi ed è contenuta nell'app per smartphone Free to X che erogherà rimborsi tra il 25% e il 100% del prezzo pagato per il pedaggio.

Basterà scaricarla e registrarsi per accedere al servizio e inoltrare richiesta di rimborso nei casi previsti. Le erogazioni del credito accumulato da oggi fino al 31 dicembre, tuttavia, avverranno solo a partire da gennaio 2022. Fino ad allora, tutti i rimborsi eventualmente ottenuti confluiranno in un portafogli virtuale in attesa di poter essere riscossi.

Quando si può chiedere il rimborso
Per ottenere il rimborso sarà necessario subire un ritardo di viaggio (di almeno 15 minuti) superiore ai tempi medi di percorrenza, calcolati da Autostrade sulla velocità media dei veicoli leggeri (100 Km/h) e di quelli pesanti (70 Km/h). Non solo, la causa del ritardo dovrà essere esclusivamente da imputare alla presenza in autostrada di cantieri o di lavoro in corso. Non è previsto nessun indennizzo, quindi, se il traffico in autostrada è dovuto ad eventi non imputabili alla società Aspi come code causate da incidenti, manifestazioni o particolari condizioni climatiche.

Come richiedere il rimborso
Una volta scaricata l'applicazione, l'utente dovrà indicare il metodo di pagamento abitualmente utilizzato tra telepass o pagamenti al casello (in contanti o con carta). Nel primo caso il sistema rileverà automaticamente il ritardo e segnalerà all'automobilista la possibilità di ottenere il rimborso. Nel secondo caso, invece, sarà l'automobilista a dover inoltrare richiesta di indennizzo dimostrando il tempo trascorso in autostrada allegando foto delle ricevute di ingresso e di uscita dal casello autostradale. Solo dopo aver accolto la richiesta di indennizzo, sarà necessario fornire i propri dati personali, come Iban e documento di riconoscimento, per ricevere l'accredito.