Legge regionale su salario minimo appalti pubblici: c'è l'ok della Corte Costituzionale

Decaro: «Una vittoria di civiltà»

mercoledì 17 dicembre 2025 12.00
A cura di Gianluca Battista
Il lavoro per gli appalti pubblici non potrà essere pagato meno di 9 euro all'ora. È quanto stabilito dalla legge Regionale della Puglia che da ieri è passata anche al vaglio della Corte Costituzionale, incassando l'ok alla sua legittimità.

La legge era stata approvata nella legislatura appena conclusa, fortemente voluta dalla squadra con a capo l'ex Governatore Michele Emiliano. Più nel dettaglio la normativa prevede che negli appalti stipulati con la Regione Puglia, le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, le Sanitaservice, le agenzie regionali e tutti gli enti strumentali regionali, si debba prevedere una retribuzione minima tabellare inderogabile pari a quella cifra: 9 euro l'ora.

Grande soddisfazione è stata espressa dallo stesso Emiliano, mentre il suo successore, Antonio Decaro si è così espresso: «Credo questa sia una vittoria di civiltà, perché il lavoro non può essere povero. Ora tocca a noi. Nei prossimi anni applicheremo questa legge partendo dagli appalti regionali e dalle concessioni pubbliche, coinvolgendo chi lavora e chi produce per farla crescere ancora.
Un lavoro giustamente retribuito non è mai un costo. È valore, è dignità, è rispetto. Un futuro migliore - ha concluso l'ex sindaco di Bari - si costruisce soltanto così: pagando il lavoro per quello che vale».