
Attualità
Abusivismo commerciale a Corato: l'esasperazione dei fruttivendoli legali
La concorrenza sleale dei venditori abusivi mette in ginocchio le attività regolari
Puglia - venerdì 17 ottobre 2025
14.43
La piaga dell'abusivismo dei fruttivendoli per strada a Corato ha raggiunto un punto di non ritorno, esasperando i commercianti regolari che ogni giorno lottano per tenere aperte le proprie attività.
Negozianti e titolari di frutterie lamentano una situazione insostenibile di concorrenza sleale, dove le regole del mercato sembrano non valere per tutti.
Mentre i commercianti regolarmente registrati devono far fronte quotidianamente al peso di affitti, tasse locali, utenze e spese di gestione, i venditori abusivi, spesso posteggiati in punti strategici della città, operano in totale evasione.
«Noi apriamo la mattina sapendo di dover coprire costi fissi altissimi – dichiara un fruttivendolo storico della città – e poi vediamo chi vende a pochi metri da noi, senza pagare nulla, praticando prezzi che per noi sono impossibili da sostenere».
La frustrazione è palpabile e non riguarda solo il mancato incasso, ma soprattutto un profondo senso di ingiustizia. L'abusivismo infatti non solo danneggia l'economia locale e le casse comunali, ma crea anche un vuoto normativo e igienico-sanitario, ponendo interrogativi sulla provenienza e sulla conservazione della merce venduta.
I commercianti legali chiedono un intervento più incisivo e continuativo da parte delle autorità competenti, per ripristinare la legalità e garantire pari condizioni di mercato.
La sopravvivenza delle piccole e medie imprese di Corato, che rappresentano un tessuto vitale per la città, è appesa anche alla risoluzione di questo annoso problema. L'appello è chiaro: porre fine all'abusivismo che, ignorando ogni onere e dovere, sta mettendo in ginocchio chi rispetta le leggi.
Negozianti e titolari di frutterie lamentano una situazione insostenibile di concorrenza sleale, dove le regole del mercato sembrano non valere per tutti.
Mentre i commercianti regolarmente registrati devono far fronte quotidianamente al peso di affitti, tasse locali, utenze e spese di gestione, i venditori abusivi, spesso posteggiati in punti strategici della città, operano in totale evasione.
«Noi apriamo la mattina sapendo di dover coprire costi fissi altissimi – dichiara un fruttivendolo storico della città – e poi vediamo chi vende a pochi metri da noi, senza pagare nulla, praticando prezzi che per noi sono impossibili da sostenere».
La frustrazione è palpabile e non riguarda solo il mancato incasso, ma soprattutto un profondo senso di ingiustizia. L'abusivismo infatti non solo danneggia l'economia locale e le casse comunali, ma crea anche un vuoto normativo e igienico-sanitario, ponendo interrogativi sulla provenienza e sulla conservazione della merce venduta.
I commercianti legali chiedono un intervento più incisivo e continuativo da parte delle autorità competenti, per ripristinare la legalità e garantire pari condizioni di mercato.
La sopravvivenza delle piccole e medie imprese di Corato, che rappresentano un tessuto vitale per la città, è appesa anche alla risoluzione di questo annoso problema. L'appello è chiaro: porre fine all'abusivismo che, ignorando ogni onere e dovere, sta mettendo in ginocchio chi rispetta le leggi.