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Consiglio regionale, ecco tutti i possibili eletti

Tra chi non ce l'ha fatta spiccano i nomi di Aldo Patruno e Nichi Vendola

All'1.31 di questa notte è terminato lo spoglio, e si è delineata definitivamente la vittoria di Antonio Decaro contro Luigi Lobuono. Le percentuali, alla fine, danno vincente l'ex sindaco di Bari con un 63,97% contro il 35,13% del suo avversario. Primo partito il Pd con un 25,91%, seguito da Fratelli d'Italia al 18,73%.

Viste le percentuali ottenute dai candidati e dai relativi partiti, i seggi del consiglio regionale saranno così ripartiti: 14 al Pd, 7 a Decaro Presidente, 4 a Movimento 5 Stelle e 4 a Per La Puglia (per il centrosinistra); 11 se li aggiudica FdI, 5 Forza Italia e 4 la Lega. Infatti, grazie al premio di maggioranza, Decaro avrà 29 seggi mentre il centrodestra 20.

E veniamo ora alla possibile composizione del consiglio regionale, vista la distribuzione dei seggi. Partiamo dal centrosinistra. Nel Pd dovrebbero essere stati eletti consiglieri Francesco Paolicelli, Elisabetta Vaccarella e Ubaldo Pagano (per la circoscrizione di Bari), Debora Ciliento, Domenico De Santis e Giovanni Vurchio (per la Bat), Raffaele Piemontese, Rossella Falcone (su Foggia), Antonio Mattarelli e Isabella Lettori (Brindisi), Stefano Minerva e Loredana Capone (Lecce), Donato Pentassuglia e Mino Borraccino (Taranto). Nella lista Decaro Presidente gli eletti dovrebbero essere Felice Spaccavento, Nicola Rutigliano, Graziamaria Starace, Giulio Scapato, Tommaso Gioia, Silvia Miglietta e Giuseppe Fischietti. Nella lista Per La Puglia saranno quasi sicuramente eletti Saverio Tammacco, Ruggiero Passero, Antonio Tutolo e Sebastiano Leo. Infine, per il Movimento 5 Stelle ci sono Maria La Ghezza, Rosa Barone, Cristian Casili e Annagrazia Angolano.

Nel centrodestra tra gli eletti ci dovrebbero essere: per FdI Tommaso Scatigna, Tonia Spina, Andrea Ferri, Nicola Gatta, Gianni De Leonardis, Luigi Caroli, Antonio Scianaro, Paolo Pagliaro, Dino Basile, Renato Perrini e Giampaolo Vietri; per Forza Italia Anna Carmela Minuto, Marcello Lanotte, Paolo Dell'Erba, Paride Mazzotta, Massimiliano Di Cuia; nella Lega Fabio Romito (che ottiene oltre 16mila voti e trascina da solo il partito a Bari), Napoleone Cera, Gianfranco De Blasi, Paolo Scalera. A questi nomi va ovviamente aggiunto quello di Luigi Lobuono.

I risultati finali di questa elezione consegnano anche dei nomi eccellenti rimasti fuori, alcuni anche ottenendo risultati poco lusinghieri. Se Nichi Vendola, nonostante abbia ottenuto 6.624 voti, resta fuori perché è il suoi partito a non riuscire a superare lo scoglio della soglia di sbarramento del 4%, c'è chi invece registra risultati deludenti.

Uno su tutti l'ex dirigente della Regione Puglia, Aldo Patruno, il quale tra non poche polemiche ha deciso di candidarsi tra le fila del Movimento 5 Stelle. Nonostante una campagna elettorale molto spinta, anche attraverso i social, Patruno ottiene solo il settimo posto tra i pentastellati nella circoscrizione di Bari, con soli 1.779 voti, e non se la cava meglio nemmeno nella Bat, dove arriva quinto su 5 candidati con 692 voti.

Restano fuori anche i due ormai ex consiglieri Fabiano Amati e Gianni Stea. Mentre quest'ultimo a causa del suo partito, che non riesce a raggiungere la percentuale necessaria del 4%, Amati è fuori perché non riesce a rientrare negli eletti del suo partito.

Tra gli esclusi eccellenti anche Ruggiero Mennea di Barletta e Giuseppe Tupputi. Nel Pd su Bari si nota la non elezione dell'assessore comunale Pietro Petruzzelli, e la non riconferma di Lucia Parchitelli, battuta da Ubaldo Pagano.
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