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Cronaca
Pestaggio di una baby gang contro un 17enne a Galatina: 5 arresti
Ordinanze cautelari nei confronti di minorenni. L'episodio risale al 16 aprile
Puglia - venerdì 6 giugno 2025
8.37
Lo scorso 16 aprile, all'interno della stazione ferroviaria di Galatina, in provincia di Lecce, un ragazzo di 17 anni è stato vittima di una brutale aggressione da parte di un gruppo di coetanei. Le immagini del pestaggio, riprese con uno smartphone e poi diffuse tramite gruppi WhatsApp e sui social, hanno rapidamente fatto il giro del web, sollevando un'ondata di indignazione.
A distanza di quasi due mesi, la risposta della giustizia non si è fatta attendere. Gli agenti del Commissariato di Galatina hanno eseguito cinque ordinanze cautelari nei confronti di altrettanti minorenni, tutti tra i 14 e i 17 anni. Il provvedimento, richiesto dalla procuratrice per i minorenni di Lecce, Simona Filoni, è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari e ha previsto il collocamento dei ragazzi in due diverse comunità penali.
I giovani, tutti residenti a Galatina, sono accusati di aver agito in gruppo, commettendo atti persecutori, violenza privata, lesioni aggravate e diffamazione. Con loro avrebbero partecipato anche altri due ragazzi non imputabili, perché minori di 14 anni. Altri tre indagati, invece, sono stati denunciati a piede libero.
Un episodio che ha riportato al centro dell'attenzione il tema della violenza giovanile e dell'uso distorto dei social tra i più giovani, trasformati in strumenti di umiliazione e spettacolarizzazione del dolore altrui.
A distanza di quasi due mesi, la risposta della giustizia non si è fatta attendere. Gli agenti del Commissariato di Galatina hanno eseguito cinque ordinanze cautelari nei confronti di altrettanti minorenni, tutti tra i 14 e i 17 anni. Il provvedimento, richiesto dalla procuratrice per i minorenni di Lecce, Simona Filoni, è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari e ha previsto il collocamento dei ragazzi in due diverse comunità penali.
I giovani, tutti residenti a Galatina, sono accusati di aver agito in gruppo, commettendo atti persecutori, violenza privata, lesioni aggravate e diffamazione. Con loro avrebbero partecipato anche altri due ragazzi non imputabili, perché minori di 14 anni. Altri tre indagati, invece, sono stati denunciati a piede libero.
Un episodio che ha riportato al centro dell'attenzione il tema della violenza giovanile e dell'uso distorto dei social tra i più giovani, trasformati in strumenti di umiliazione e spettacolarizzazione del dolore altrui.