Polizia di Stato
Polizia di Stato
Cronaca

Estorsioni, usura ed armi: 6 arresti ad Andria da parte della Polizia di Stato

Arresti domiciliari per un avvocato, cui le vittime di usura, si erano rivolte per ottenere aiuto

Nella giornata di ieri, martedì 17 ottobre, personale del Servizio Centrale Operativo - Sezione Investigativa di Bari e delle Squadre Mobili di Barletta Andria Trani e Bari, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei confronti di 6 persone, verso le quali vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa), a vario titolo ed in concorso, per i reati di estorsione – nella forma consumata e tentata – ed usura, aggravati dal metodo mafioso, nonché detenzione illegale e porto in luogo pubblico di pistola.

Tra i destinatari dell'ordinanza figurano soggetti ritenuti elementi di vertice del clan Pesce/Pistillo di Andria nei confronti dei quali questa Direzione Distrettuale Antimafia, in data 29 settembre, aveva già disposto il Fermo d'indiziato di delitto in considerazione dell'escalation di violenza registrata dagli inquirenti, tale di richiedere l'adozione di urgenti provvedimenti cautelari in ragione del gravissimo pericolo di protrazione delle condotte illecite, ritenendo sussistenti le esigenze cautelari ed il pericolo di fuga.

Tra gli indagati colpiti dall'odierno provvedimento, agli arresti domiciliari è finito un avvocato, cui le vittime di usura, si erano rivolte per ottenere aiuto. Il professionista, secondo l'impostazione accusatoria, incurante della conseguenza delle sue condotte, anziché adire le vie legali, avrebbe deciso di mettere in contatto le vittime con esponenti della locale criminalità i quali, dopo aver assunto la titolarità del credito, attuavano una serie di reiterate condotte estorsive con l'impiego del metodo mafioso.

L'avvocato, perfettamente consapevole del calibro criminale di alcuni arrestati, avrebbe favorito un incontro tra le vittime ad alcuni indagati, convocando questi ultimi presso il suo studio, proprio per concordare i tempi della restituzione delle somme dovute.

In tale occasione veniva pattuita una dilazione del pagamento della somma di 23.000 euro che, dopo soli venti giorni, sarebbero divenuti 40.000.
Nell'occasione il professionista, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, forniva un contributo agevolatore alla consumazione del reato favorendo, con le sue affermazioni, la definizione dell'accordo divenuto estorsivo, attribuendosene addirittura i meriti ed affermando di aver "chiuso l'operazione", in tal modo contribuendo alla pressione psicologica nei confronti della vittima.

La dazione di questo prestito è stata seguita da un'impennata di violenza da parte degli indagati, tra cui congiunti del clan Pesce, che hanno preteso ed ottenuto - passando anche alle vie di fatto - il capitale iniziale e un'ulteriore somma di decine di migliaia di euro richiesta senza alcun titolo anche dai familiari delle vittime.

Attualmente gli indagati, nei confronti dei quali vale la presunzione di non colpevolezza, sono detenuti, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
È importante precisare che gli accertamenti investigativi sono nella fase delle indagini preliminari, in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo, nel contraddittorio con la difesa.
  • Andria
Altri contenuti a tema
Conclusa ad Andria la prima edizione del Festival dell’inclusione Conclusa ad Andria la prima edizione del Festival dell’inclusione Organizzato da HiNicaps, in collaborazione con l'IC "Jannuzzi Mons Di Donna"
Piano Triennale delle Opere Pubbliche: ecco i provvedimenti che cambieranno il volto di Andria Piano Triennale delle Opere Pubbliche: ecco i provvedimenti che cambieranno il volto di Andria Centrosinistra: «Interventi su viabilità, rigenerazione urbana, impianti sportivi e contenitori culturali»
A settembre al via i lavori di ripristino dell’impianto di affinamento acque reflue Andria A settembre al via i lavori di ripristino dell’impianto di affinamento acque reflue Andria Stamattina sopralluogo del consigliere regionale Caracciolo con i tecnici del Consorzio di bonifica
Assalto al Postamat di via Padre Savarese ad Andria Assalto al Postamat di via Padre Savarese ad Andria Esplosione nella notte e tanta paura tra i residenti
Autovettura rubata a Andria e recuperata: la Polizia di Stato la restituisce alla proprietaria Autovettura rubata a Andria e recuperata: la Polizia di Stato la restituisce alla proprietaria Il veicolo apparteneneva a una cittadina tedesca in vacanza in Italia con la famiglia
Si discute della variante urbanistica per il nuovo ospedale di Andria: le ultime Si discute della variante urbanistica per il nuovo ospedale di Andria: le ultime Per questa occasione è intervenuto nei giorni scorsi il Comitato omonimo che ha lanciato un appello
Affetto da Alzheimer cade nel canalone, salvato anziano ad Andria Affetto da Alzheimer cade nel canalone, salvato anziano ad Andria Intervento della Polizia locale e dei V igili del fuoco nel Ciappetta Camaggio
Comitato per il Nuovo Ospedale di Andria: si registrano passi in avanti Comitato per il Nuovo Ospedale di Andria: si registrano passi in avanti n segnale di unità politica che certificherebbe il lavoro di tutti i soggetti in campo
© 2001-2025 PugliaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
PugliaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.