
Calcio
Ko Lecce. Pareggio, rabbia e depressione Bari.
Serie C: tre punti d’oro Altamura nella sagra pugliese della ‘X’
Puglia - martedì 9 dicembre 2025
11.04
Turno di campionato all'insegna del pareggio per le squadre pugliesi, quello coinciso con il ponte dell'Immacolata. Cinque pareggi su sette, con le eccezioni rappresentate dall'importantissimo successo della Team Altamura,in Serie C, sul campo del Giugliano di Ezio Capuano, e dalla sconfitta per 2-0 del Lecce nel lunch-match di Cremona.
Ed è proprio dalla sconfitta dei ragazzi di Di Francesco in casa della Cremonese di Davide Nicola che inizia la nostra analisi settimanale: analisi di una sconfitta che certamente fa male, ma che alla luce dello status di ottava forza della Serie A brillantemente raggiunto in questo campionato dalla squadra di Federico Baschirotto, Jamie Vardy e compagni, è una sconfitta che purtroppo ci sta.
Il Lecce ha fatto ciò che ha potuto, ma un po' la forza dell'avversario, e un po' i soliti cronici problemi offensivi della squadra di Di Francesco, hanno reso la sconfitta quasi inevitabile.
Una sconfitta, quella del Lecce a Cremona, che lascia sostanzialmente invariata la situazione in classifica, con i giallorossi con tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Zona retrocessione alla quale, in Serie B, resta ancora pericolosamente vicino un Bari reduce da un pareggio contro il Pescara fanalino di coda tra il desolante e il deprimente.
Desolante e deprimente per tutta una serie di ragioni che vanno dal contesto (stadio praticamente vuoto per la protesta dei tifosi), a un pareggio raggiunto con immane sofferenza contro un avversario ridotto in dieci per un tempo e mezzo.
Certo, il doppio rigore fallito da Moncini ha indubbiamente ha influito da punto di vista mentale, ma ripetiamo, contro l'ultima della classe ridotta in dieci per ben sessanta minuti un calcio di rigore fallito non può e non deve fare la differenza se ti chiami Bari e vuoi salvarti da una retrocessione che di questo passo è altamente probabile, dal momento che squadre come Spezia e Sampdoria difficilmente resteranno a lungo nei bassifondi della classifica.
Certo, essenziale in queste situazioni è senza dubbio l'appoggio del tifo, anche se francamente non ci sentiamo affatto di biasimare la rabbia di una piazza che oltre a vedere da anni frustrate le proprie legittime ambizioni, ha visto quest'anno la sua squadra fortemente indebolita rispetto alle passate stagioni, con il mancato partente Dorval cuore e anima della squadra oggi guidata da Vivarini.
Dulcis in fundo stendiamo un velo pietoso sul poco edificante spettacolo arbitrale a partita finita, perché nel calcio si può essere dalla parte della ragione, ma se a partita finita alla ragione non si accompagna il buon senso, vengono fuori scene francamente imbarazzanti come quella dei cartellini rossi sventolati a destra e a manca come non ci fosse un domani.
Per quel che riguarda infine la Serie C, da sottolineare il colpaccio in quel di Giugliano da parte di una Team Altamura imbottita di giovani, che grazie a un gol di Mogentale ottiene tre punti vitali nella corsa alla salvezza, staccando così di quattro punti la zona playout, zona play out nella quale resta impelagato il Foggia, tornato però da Siracusa con un ottimo pareggio sul campo di una diretta concorrente che fa seguito all'impresa della scorsa settimana contro il Cosenza.
Buoni risultati, quelli del Foggia, che però continuano ad avere come sottofondo il solito scenario di incertezza che continua ad essere la vera spada di Damocle sul presente e sul futuro della società rossonera.
Al 2-2 del Foggia a Siracusa si aggiungono inoltre i tre pareggi interni per 1-1 del Monopoli con l'Atalanta Under 23, dell'Audace Cerignola con la Casertana, e quello decisamente poco esaltante del Casarano con il Latina.
Casarano, Monopoli e Audace Cerignola che restano in pianta stabile in zona playoff.
Ed è proprio dalla sconfitta dei ragazzi di Di Francesco in casa della Cremonese di Davide Nicola che inizia la nostra analisi settimanale: analisi di una sconfitta che certamente fa male, ma che alla luce dello status di ottava forza della Serie A brillantemente raggiunto in questo campionato dalla squadra di Federico Baschirotto, Jamie Vardy e compagni, è una sconfitta che purtroppo ci sta.
Il Lecce ha fatto ciò che ha potuto, ma un po' la forza dell'avversario, e un po' i soliti cronici problemi offensivi della squadra di Di Francesco, hanno reso la sconfitta quasi inevitabile.
Una sconfitta, quella del Lecce a Cremona, che lascia sostanzialmente invariata la situazione in classifica, con i giallorossi con tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Zona retrocessione alla quale, in Serie B, resta ancora pericolosamente vicino un Bari reduce da un pareggio contro il Pescara fanalino di coda tra il desolante e il deprimente.
Desolante e deprimente per tutta una serie di ragioni che vanno dal contesto (stadio praticamente vuoto per la protesta dei tifosi), a un pareggio raggiunto con immane sofferenza contro un avversario ridotto in dieci per un tempo e mezzo.
Certo, il doppio rigore fallito da Moncini ha indubbiamente ha influito da punto di vista mentale, ma ripetiamo, contro l'ultima della classe ridotta in dieci per ben sessanta minuti un calcio di rigore fallito non può e non deve fare la differenza se ti chiami Bari e vuoi salvarti da una retrocessione che di questo passo è altamente probabile, dal momento che squadre come Spezia e Sampdoria difficilmente resteranno a lungo nei bassifondi della classifica.
Certo, essenziale in queste situazioni è senza dubbio l'appoggio del tifo, anche se francamente non ci sentiamo affatto di biasimare la rabbia di una piazza che oltre a vedere da anni frustrate le proprie legittime ambizioni, ha visto quest'anno la sua squadra fortemente indebolita rispetto alle passate stagioni, con il mancato partente Dorval cuore e anima della squadra oggi guidata da Vivarini.
Dulcis in fundo stendiamo un velo pietoso sul poco edificante spettacolo arbitrale a partita finita, perché nel calcio si può essere dalla parte della ragione, ma se a partita finita alla ragione non si accompagna il buon senso, vengono fuori scene francamente imbarazzanti come quella dei cartellini rossi sventolati a destra e a manca come non ci fosse un domani.
Per quel che riguarda infine la Serie C, da sottolineare il colpaccio in quel di Giugliano da parte di una Team Altamura imbottita di giovani, che grazie a un gol di Mogentale ottiene tre punti vitali nella corsa alla salvezza, staccando così di quattro punti la zona playout, zona play out nella quale resta impelagato il Foggia, tornato però da Siracusa con un ottimo pareggio sul campo di una diretta concorrente che fa seguito all'impresa della scorsa settimana contro il Cosenza.
Buoni risultati, quelli del Foggia, che però continuano ad avere come sottofondo il solito scenario di incertezza che continua ad essere la vera spada di Damocle sul presente e sul futuro della società rossonera.
Al 2-2 del Foggia a Siracusa si aggiungono inoltre i tre pareggi interni per 1-1 del Monopoli con l'Atalanta Under 23, dell'Audace Cerignola con la Casertana, e quello decisamente poco esaltante del Casarano con il Latina.
Casarano, Monopoli e Audace Cerignola che restano in pianta stabile in zona playoff.


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